Gallipoli, gli ultras: "Non sosteniamo la nuova proprietà. Vittime di pseudo dirigenti..."

Sono stati giorni particolarmente concitati per il calcio a Gallipoli. I risultati difficili delle prime due giornate con altrettante sconfitte, la mancata disputa della gara con la Turris per le vicende che hanno visto protagonista negativo il “Bianco”, il passaggio societario da Quintana a De Benedictis, le dimissioni di De Rose e Stravato con la fresca nomina di Germano come nuovo tecnico giallorosso. Tante le questioni da trattare, così che la curva Sud gallipolina ha scelto di affidarsi ad un comunicato, riportato di seguito integralmente, per esprimere il proprio pensiero.
“Pensavamo che con la fine della scorsa stagione e l’avvento della nuova il nostro compito sarebbe stato nuovamente quello di sostenere la squadra da quei grigi e freddi gradoni a cui siamo tanto legati, mentre a distanza di pochi mesi ci troviamo nuovamente quì a spendere parole in merito ad una situazione societaria che non sembra aver fatto alcun passo in avanti anzi sembra circondarsi giorno dopo giorno di personaggi di provenienza quanto meno dubbia. Già dal mese di luglio abbiamo chiesto più volte che questo scempio arrivasse al capolinea una volta per tutte, ma per l’ennesima volta siamo stati vittime di favole narrate da pseudo dirigenti come l’ex direttore sportivo di Racale e Manduria, Silvio Allegro o del direttore generale Alessandro De Rose che da alcuni mesi vanno avanti con promesse prive di ogni fondamento continuando a giocare con i sentimenti e la passione di un’intera città, e che tutto sembrano volere tranne il bene di quella storica e gloriosa maglia che invece per noi rappresenta qualcosa di vitale e rimarrà sempre sinonimo di spassionato amore ed attaccamento. In questi giorni e nelle ultime ore abbiamo ascoltato vicende e fatti narrati da tesserati e dirigenti del Gallipoli football 1909, vicende spesso contrastanti fra di loro e che preferiamo tenere per noi, ma che non fanno altro che rafforzare il nostro concetto di mancanza di chiarezza e trasparenza all’interno della stessa società. Dopo varie trattative intavolate con fantomatici imprenditori, apprendiamo solo oggi tramite la stampa che le quote societarie siano state acquisite da tale Saverio De Benedictis, imprenditore italo canadese che non ha bisogno di alcuna prestazione e verso il quale noi avevamo già espresso il nostro dissenso, viste le vicende che lo hanno contraddistinto nelle sue vecchie esperienze calcistiche.
Doveroso appare spendere una nota in merito a ciò che è successo la scorsa notte presso lo stadio Antonio Bianco: la notizia ci ha senza dubbio spiazzati e lasciati senza parole e nelle ultime ore ci sta portando a meditare sul perché di tale gesto. Prima di arrivare al dunque ci appare doveroso ringraziare il nostro concittadino Sandro Quintana, che piuttosto che salvaguardare un patrimonio della nostra città, preferisce cederlo nelle mani di determinata gente, siglando insieme ad essi la fine del calcio a Gallipoli, ma solo dopo che certi noti truffatori avranno concluso i loro sporchi giochi di affari.
In seguito a tutte le vicende sopra citate la Curva Sud Gallipoli ha deciso di non poter più sostenere tale situazione e comunica che fino a quando in società si aggireranno avvoltoi e sciacalli del calcio, non garantirà più il sostegno né in casa né in trasferta alla squadra, squadra che abbiamo sempre sostenuto e applaudito nonostante i risultati negativi, ma che ora riteniamo si stia rendendo complice di tutto questo scempio che non fa altro che ledere ed offendere la nostra immagine! Questa nostra decisione non è assolutamente un tentativo di fuga dai problemi, né va presa come un auto sospensione poiché cercheremo in altre sedi e altri luoghi di dimostrare per l’ennesima volta l’attaccamento e l’amore verso la nostra città, come pensiamo di fare anche con questa scelta, perché solo dicendo basta a tutto ciò si può dare alla Gallipoli calcistica un nuovo spiraglio e riacquisire il lustro che merita! GALLIPOLI SIAMO NOI!!!”.