Turris, tempo quasi scaduto. Leone, Vaiano e Mango, le alternative che non scaldano il tifo. Oggi parla il sindaco...

15.07.2025 11:04 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Turris, tempo quasi scaduto. Leone, Vaiano e Mango, le alternative che non scaldano il tifo. Oggi parla il sindaco...

Dopo il clamoroso dietrofront dell’imprenditore abruzzese Attilio Di Stefano, che ha gettato la spugna a poche ore dal passo decisivo per rilevare la Turris, il destino del calcio a Torre del Greco resta in alto mare. Oggi il sindaco Luigi Mennella interverrà pubblicamente per fare il punto della situazione e chiarire le prospettive legate al titolo sportivo di Eccellenza che la FIGC ha concesso ufficialmente alla città in sovrannumero, secondo quanto previsto dall’art. 52 delle NOIF.

Un titolo prezioso ma evidentemente troppo “costoso”, vista lo scarso e inconsistente interesse riscontrato, a fronte dei 100 mila euro da versare a fondo perduto alla FIGC. A tal proposito, il primo cittadino ha ricordato che eventuali candidati dovranno formalizzare entro le ore 17 del prossimo 23 luglio tutte le garanzie economiche, documentali e progettuali richieste dalla Federazione. 

Ad oggi, l’unico altro interesse formalizzato attraverso la mail istituzionale del Comune sarebbe quello riconducibile a Danilo Leone, ex Campobasso e Puteolana, che fungerebbe da referente per una cordata locale. Ma al momento, al di là della manifestazione d’intenti, non risultano ancora documentazioni concrete o garanzie formali presentate. Un passaggio fondamentale, come dimostrato dal caso Di Stefano: le parole non bastano più.

Parallelamente, stando alle ultime voci, si fanno strada anche due opzioni alternative, non legate al titolo federale appena concesso ma al trasferimento di uno già esistente nella medesima provincia. Una che rispolvera il nome di Francesco Mango, ex patron del Pompei, che avrebbe bloccato un titolo sportivo di Promozione ma con possibilità di ripescaggio in Eccellenza. L’altra vincolata ad Andrea Vaiano, ex presidente della Scafatese, il cui interesse per il rilancio del calcio in città sarebbe stato caldeggiato tramite la mediazione dei fratelli Acampora, storici dirigenti corallini degli anni ‘90.

Tuttavia, proprio perché queste due strade parallele bypassano il percorso tracciato da Comune e Federazione, con la necessità del sacrificio della denominazione storica per almeno una stagione, resterebbe da capire, eventualmente, l'opinione dell’amministrazione torrese, che in tal caso dovrebbe restituire il titolo ufficiale concesso dalla FIGC e concedere comunque l’uso del Liguori al club "spostato" momentaneamente da un'altra sede.

In ogni caso, la città vive l’ennesimo momento di profondo sconforto. Dopo l’illusione del progetto Di Stefano, montato e sgonfiato in poche settimane, gran parte della tifoseria sembra orientata verso la soluzione estrema dell’anno sabbatico, considerata l’unica scelta dignitosa se non dovessero emergere candidati credibili e seri.