Disinteresse Turris: flop candidature, la casella postale resta vuota. Anche Di Stefano toppa l'appello del sindaco...

01.07.2025 18:48 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Disinteresse Turris: flop candidature, la casella postale resta vuota. Anche Di Stefano toppa l'appello del sindaco...

Scadeva oggi, martedì 1 luglio, alle ore 12, il termine fissato dal sindaco Luigi Mennella per la presentazione delle manifestazioni d’interesse finalizzate a rilevare la Turris attraverso il ricorso all’articolo 52 delle NOIF. Ma, salvo smentite dell’ultima ora da parte delle istituzioni, la casella e-mail indicata dalle istituzioni, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe rimasta desolatamente vuota.

Nemmeno l’attesa candidatura di Attilio Di Stefano, imprenditore abruzzese e presidente del Castelnuovo Vomano (fresco di promozione in Serie D), si è formalizzata. Eppure, il suo nome circolava da settimane come il più accreditato a raccogliere l’eredità della Turris, anche alla luce dei numerosi contatti diretti e indiretti intrattenuti con il Comune. Interpellato dai microfoni di Vesuvio Live, lo stesso Di Stefano ha confermato il proprio interesse per la piazza corallina, ma ha motivato la mancata candidatura ufficiale con la necessità di prima concludere la cessione del titolo sportivo del Castelnuovo: “Il mio interesse per la Turris è concreto, reale. Ho chiaramente l’esigenza di vendere prima il titolo del Castelnuovo Vomano, per poter poi venire a Torre del Greco, ma questo non vuol dire che mi sia tirato indietro, tutt’altro. Datemi il tempo di risolvere questa faccenda, poi farò di tutto per ricostruire la Turris e far ripartire il calcio corallino”.

Dichiarazioni che però non convincono gran parte della tifoseria biancorossa, amareggiata da una scadenza mancata che consisteva unicamente nell’inviare una semplice mail, senza obbligo di allegare garanzie economiche o progettuali. Una formalità, ma che Di Stefano non avrebbe soddisfatto, nonostante un mese abbondante di interlocuzioni con l’amministrazione comunale.

Il clima in città è di profonda delusione e crescente sfiducia. L’impressione è che si sia perso tempo prezioso e che ora sia tutto da rifare. Ma il tempo stringe, e se davvero all’orizzonte non ci sono interlocutori all’altezza nemmeno per affrontare un’Eccellenza, c’è chi invoca l’orgoglio di fare un passo indietro. Meglio restare fermi – è il pensiero dominante – che affidarsi a soggetti poco convinti o, peggio, inadeguati.

Il vuoto nella casella postale simbolicamente rappresenta anche quello lasciato attorno alla Turris: una società ancora segnata dal recente declino, sempre più orfana di appeal e avvolta dall’indifferenza dell’imprenditoria locale. Un dato che, più di ogni altro, racconta quanto sia difficile oggi pensare a un rilancio serio.