Conto alla rovescia Turris, l’appello del sindaco rischia di restare inascoltato: all’orizzonte spunta il piano B con titolo già esistente e gruppo locale...

Mancano meno di 48 ore alla scadenza della manifestazione d’interesse lanciata dal sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, per individuare un soggetto imprenditoriale disposto a rilevare la Turris e farla ripartire dal campionato di Eccellenza. Un’eventuale ripartenza resa possibile dal ricorso all’articolo 52 delle NOIF, che permetterebbe alla città, tramite apposita richiesta alla FIGC, di ottenere un titolo sportivo in sovrannumero, con affiliazione ex novo e un contributo di 100mila euro a fondo perduto (senza dimentare il malus di 3 punti che si sconterebbe in avvio di stagione, a causa delle inadempienze amministrative che hanno determinato l'esclusione dalla serie C).
Alle ore 12 di martedì 1 luglio il primo cittadino aprirà la casella email del Comune – quella indicata nel comunicato ufficiale – per valutare le eventuali candidature. Tuttavia, ad oggi, non risulta ancora pervenuto alcun messaggio, nemmeno da parte dell’unico soggetto che aveva espresso apertamente interesse: l’imprenditore pescarese Attilio Di Stefano, attuale presidente del Castelnuovo Vomano (fresco di promozione in D), impegnato nella cessione del suo attuale titolo sportivo. Il suo silenzio potrebbe voler dire tutto o niente: mancano ancora due giorni e la mail può arrivare in extremis, ma è lecito chiedersi perché attendere l’ultimo momento per una manifestazione di interesse che non richiede particolari formalità. Oppure potrebbe trattarsi di un dietrofront? I dubbi restano, e solo le prossime ore potranno chiarirli.
In ogni caso, l’eventuale mancato arrivo di proposte entro martedì non esclude automaticamente la possibilità di una ripartenza per la Turris. Il percorso delineato da Mennella, infatti, – tramite art. 52 – rappresenta una via istituzionale con il coinvolgimento diretto del Comune ("Chi ha intenzione di prendersi in carico l’eventuale titolo di Eccellenza che dovesse essere assegnato al sottoscritto, e tramite me a tutta Torre del Greco, si faccia avanti"), ma esiste anche l’opzione "B", vale a dire il trasferimento a Torre del Greco di un titolo sportivo già attivo in un’altra città della Campania. Un’operazione meno onerosa, slegata dall'intervento del sindaco, ma con criticità ben note e nessuna garanzia di progettualità a lungo termine, denominazione diversa per almeno una stagione, e legame del titolo con chi lo porta, che potrebbe decidere in futuro di riportarlo altrove.
Una dinamica già vista nel passato della Turris, con i trasferimenti nella città biancorossa dei titoli del Gaudianum, del Neapolis e del Miano. E proprio in queste ore circolano voci di un possibile gruppo torrese interessato a percorrere questa strada, composto da figure che in passato hanno già gravitato intorno al club biancorosso. Al momento, però, si tratta solo di indiscrezioni, in attesa di riscontri più solidi.