Turris, tutti spariti quando servivano i documenti. Il nodo giustizia e l’ultimatum del sindaco: "Se non ci saranno novità entro 72 ore, restituirò il titolo alla FIGC"

Un mese di incontri, annunci e proclami. Ma quando si è trattato di presentare carte, documentazione e soprattutto requisiti di trasparenza, nessuno si è fatto avanti. È questo, in estrema sintesi, il bilancio tracciato dal sindaco di Torre del Greco Luigi Mennella, intervenuto in conferenza stampa e citato nell’edizione odierna de Il Mattino.
Dopo aver ottenuto dalla FIGC il titolo sportivo in sovrannumero per ripartire dall’Eccellenza, il primo cittadino ha aperto una manifestazione di interesse per selezionare la proposta migliore per rilanciare la Turris. Ma, spiega lui stesso, tutte le manifestazioni si sono arenate quando si è passati dalle parole ai fatti: “Come correttezza e dovere istituzionale imponevano, tutti i referenti di questi gruppi sono stati contattati, invitati a presentarsi in Comune e informati delle richieste pervenuteci dalla Figc per l’attribuzione del titolo, in primis la necessità di un versamento di 100mila euro a fondo perduto. Visto che la federazione mi imponeva, in qualità di sindaco, di accompagnare la documentazione dell’eventuale gruppo prescelto con una missiva che fungeva da ‘garanzia’, ho chiesto ad ognuno dei referenti venuti ad incontrarmi a Palazzo Baronale di fornirmi i casellari giudiziari e i carichi pendenti di ogni singolo componente dell’eventuale futura compagine societaria”.
Non solo soldi, dunque, ma anche pulizia e onorabilità. La FIGC infatti richiede che tutti i soggetti coinvolti nel progetto societario non abbiano pendenze penali e che non abbiano ricoperto ruoli dirigenziali in club radiati o esclusi dal campionato negli ultimi 5 anni. Una rete di filtri severi, che impone la presentazione di casellario giudiziale e carichi pendenti, per certificare assenza di reati tra cui: bancarotta fraudolenta, truffa, riciclaggio, reati contro la pubblica amministrazione, reati sportivi (illecito, frode sportiva, uso di farmaci per alterare le prestazioni), condanne superiori ai 3 o 4 anni (anche non definitive) per reati gravi.
Alla richiesta di questa documentazione, però, nessuno dei gruppi ascoltati si è fatto più sentire: “Finora, e siamo alle ore 13 di martedì 15 luglio, nessuno di questi quattro gruppi mi ha fatto avere gli incartamenti richiesti”, ha ammesso amaramente Mennella.
Possibile che alcuni possano essersi ritirati non solo per i 100 mila euro, ma anche per la difficoltà di superare il filtro di legalità richiesto dalla Federazione? Un’ulteriore conferma dell’importanza, della serietà e della necessità, a tutela della piazza, del percorso istituzionale garantito dall’art. 52 delle NOIF, preferibile al trasferimento di titoli da altre piazze con le scorciatoie che talvolta questo comporta.
Ora il tempo stringe: per completare la richiesta di iscrizione e versare il contributo alla FIGC, c’è tempo fino alle ore 17 del prossimo 23 luglio. Ma, come ha dichiarato il sindaco, il tempo utile per partire davvero è di appena 72 ore, perché servono giorni tecnici per formalizzare tutto: “Nelle ultime ore ho avuto qualche tiepido contatto ma non mi va di aggiungere altro. Se si dovesse concretizzare, come è ovvio che sia, sarà mio dovere informare la cittadinanza. Ma, ripeto, i tempi stringono e nella sostanza abbiamo non più di 72 ore. Dopo di che, anche se a malincuore, ci troveremo costretti a ringraziare la Federazione e a rinunciare al titolo attribuito alla città di Torre del Greco”.