Rilancio Turris - Con l'art. 52 l'ago della bilancia diventa il sindaco Mennella: ancora un mese a disposizione per scegliere la nuova proprietà...

Il futuro della Turris è oggi nelle mani del sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, che si ritrova a svolgere il delicato ruolo di ago della bilancia nel processo di rilancio del calcio cittadino. Sul tavolo del primo cittadino, in questa fase di valutazione, ci sono già due proposte concrete: da un lato quella dell’ex patron dell’Ercolanese Umberto Raiano, dall’altro una cordata di imprenditori abruzzesi, che vanta esperienze pregresse nel calcio professionistico e sarebbe pronta a investire nel progetto Turris.
Ma non è escluso che possa emergere anche una terza ipotesi, legata al ritorno in campo dell’ex presidente Rosario Gaglione. Quest’ultimo potrebbe tentare di rimettere in piedi una sorta di società allargata, composta da forze imprenditoriali torresi, come avvenne ai tempi del Gaudianum Torrese, che riportò la Turris in campo dopo il fallimento dell’era Pesce. Anche in quel caso si ripartì dall’Eccellenza. Sembra del tutto sfumata, invece, l'opzione legata al presidente dimissionario della Puteolana, Salvatore Di Costanzo.
Ed è proprio dall’Eccellenza che si profila anche oggi la ripartenza del club, sfruttando quanto previsto dall’art. 52, comma 10 delle NOIF. Si tratta di una procedura che consente alla città – tramite il sindaco – di richiedere alla FIGC una nuova affiliazione in sovrannumero, con l'iscrizione in una categoria inferiore (due livelli sotto quella persa, nel caso specifico l’Eccellenza) e il versamento di 100 mila euro a fondo perduto da parte del nuovo soggetto privato interessato.
Va precisato che tale procedura si muove su un binario completamente separato rispetto alla vicenda giudiziaria della vecchia matricola, esclusa dalla Serie C ma ancora tecnicamente attiva fino a eventuale dichiarazione d’inattività da parte del tribunale.
In questa fase il sindaco Mennella mantiene un profilo istituzionale prudente: ascolta tutti ma non si espone e compromette con nessuno, consapevole che la domanda formale potrà essere presentata alla FIGC solo tra fine giugno e inizio luglio, riservandosi tutto il tempo a disposizione per valutare anche altre possibilità che possano nascere nelle prossime settimane. Il mese di giugno sarà dunque decisivo per fare tutte le valutazioni del caso e scegliere, si spera, la proposta più solida e sostenibile per dare un futuro alla Turris e riconsegnare il calcio alla città.