TUTTO E' - Ristrutturazione debito, Colantonio (finalmente) si muove: pec ai creditori...
Addì 2 maggio 2024. Meglio tardi che mai, si dirà. La Turris ha finalmente avviato le procedure tese a presentare concretamente un piano di ristrutturazione del debito al tribunale per ottenerne l’omologa.
Solo la scorsa settimana, e dopo aver ottenuto una proroga di 60 giorni (termine 11 giugno), la società dell’azionista di maggioranza Antonio Colantonio e dell’amministratore unico Antonio Piedepalumbo ha iniziato ad interpellare i singoli creditori con invio di comunicazioni a mezzo pec per confermare la posizione creditoria di ciascuno e dare il la alla proposta di rientro “scontata” (parliamo sempre dei crediti maturati alla data del 12 febbraio scorso, data di presentazione dell’istanza della Turris al tribunale di Torre Annunziata, mentre quelli successivi andranno soddisfatti interamente). Ora, tra i successivi passi (risposta dei creditori, proposta di accordo, trasmissione del piano al commissario giudiziale Gennaro Narducci, provvedimento di accoglimento o respingimento). Il tempo stringe (l’11 giugno non è così lontano) e probabilmente arriverà prima il gong per l’iscrizione al campionato (4 giugno).
A tutto questo, se il tribunale dovesse omologare il piano di rientro concordato con il fisco ed i privati, in ossequio all’articolo 90 delle Noif (norme organizzative interne Figc), scatterebbero per la Turris limitazioni al calciomercato con la “non ammissione ad operazioni di acquisizione dei cartellini di calciatori sino al termine della seconda sessione di mercato successiva all’intervenuta omologazione della competente autorità giudiziaria”. In pratica, le manovre di mercato della Turris nel 2025 (sessione invernale ed estiva) sarebbero limitate alla possibilità di compiere operazioni con saldo positivo: in pratica, il club corallino potrebbe perfezionare acquisti solo dopo aver ceduto calciatori a titolo definitivo garantendo, però, un utile tra entrate e uscite. E se per le società di serie A che hanno praticato questa strada il problema è stato notevole, per la Turris non sarebbe questo il vero dramma, visto che in serie C la maggior parte dei tesseramenti riguarda calciatori a parametro zero, soprattutto durante il calciomercato estivo.