Turris solida in campo, imbarazzante fuori: una cessione lampo è l'ultima chance per evitare una fine ingloriosa?
La Turris sembra vivere due vite parallele in questo campionato: da una parte una squadra che lotta con determinazione sul campo, pur segnata da limiti d’organico ma soprattutto da continue problematiche extra-calcistiche; dall'altra una gestione societaria paurosamente allo sbando, che rischia di affondare ogni speranza sportiva. Infatti, tra decisioni discutibili e gravi mancanze di trasparenza, la dirigenza ha accumulato due pesanti inadempienze che ora minacciano il destino del club. Prima la fideiussione integrativa non presentata, costata già 1 punto di penalità e un avvio stagionale forzatamente affidato ai giovani della Primavera. Poi, come ulteriore macigno, il caso dei contributi non versati, con deferimento della Procura Federale già notificato alla società, che potrebbe fruttare altri 4 punti di penalizzazione.
Per una squadra che punta ad una salvezza da ottenere anche in extremis, come nel caso della Turris, una penalizzazione complessiva di 5 punti rischia di essere un peso enorme sul raggiungimento del traguardo. Uno schiaffo, metaforicamente parlando, a quanto mister Conte e i suoi giocatori stanno facendo nel rettangolo di gioco, magari andando anche oltre le aspettative iniziali in qualche occasione. I tifosi, increduli e amareggiati, vedono ora la squadra costretta a fronteggiare non solo contro le avversarie, ma anche una gestione che sta vanificando i propri sforzi.
Pertanto, mentre la squadra si prepara a sfidare il Catania in un clima surreale, nella speranza che continui a racimolare punti vitali, i tifosi, come si legge dai commenti apparsi sui social, chiedono un cambio immediato al vertice del club, considerandolo l’ultima chance estrema, quasi disperata, per salvare il club da conseguenze ancor più gravi e catastrofiche. In questo senso, infatti, la data del 16 dicembre rappresenta un punto di non ritorno dato che, se entro questa scadenza la dirigenza non adempierà al pagamento degli stipendi dei tesserati per i mesi di settembre ed ottobre, oltre agli arretrati non ancora soddisfatti, il regolamento prevede l’esclusione automatica dal campionato.
Inutile dire che sarebbe un’onta terribile per la Turris, una fine umiliante proprio nell’anno dell’80esimo anniversario della sua fondazione. La tifoseria, di conseguenza, non nasconde di temere seriamente il peggio: l’attuale dirigenza, visti i precedenti, sembra aver perso tutta la credibilità ed il sentore dell’ambiente è che si possa innescare una lenta agonia a meno che, a stretto giro, non ci sia una svolta drastica al timone della società.