Turris, analisi di una crisi a tutto tondo. Siamo inciampati nell'asticella ma adesso salviamo il salvabile, evitando un preoccupante déjà-vu...

Numeri e fatti preoccupanti. La situazione in casa Turris, settimana dopo settimana, sembra farsi sempre più critica ed anzichè intravedere la risalita, sembra di cadere giù in picchiata. Nonostante il cambio in panchina, infatti, sono arrivate tre sconfitte (considerando anche quella di Avellino in Coppa Italia) ed un pareggio strappato all’ultimo secondo contro una squadra in evidente difficoltà; la rete inviolata è ormai un obiettivo da poter solo sognare; una squadra che sembra fare solo passi indietro e non uno in avanti.

Quanto visto a Pagani contro la Gelbison certifica una crisi a tutto tondo: di gioco, di identità, di idee, di carattere. E soprattutto, cosa più preoccupante, la mancanza di attitudine a giocare certe partite con il coltello tra i denti (come abbiamo visto fare al Giugliano, al Potenza, al Cerignola, al Latina, alla Gelbison), quelle in cui i curriculum scintillanti sono annullati dalla voglia disperata di fare risultato. A tutto questo, poi, ci sarebbe da aggiungere quel peccato originale che nasce da un mercato ad oggi rivelatosi sbagliato negli uomini e nella tempistica. Per non parlare del terzo allenatore in panchina, quando siamo arrivati appena a metà novembre. Già, ci sarebbe.

Perchè adesso non è il caso di fare processi; adesso non è il caso di fare chiacchiere e dimostrare (o rivendicare) chi aveva ragione o torto, chi ne capisce di più e chi meno. Per quello ci sarà tempo e quel tempo non è adesso. Adesso, invece, è il momento di pensare solo alla Turris. Alla nostra Turris. Salvare il salvabile e soprattutto salvare una categoria conquistata dopo anni di Purgatorio. Addirittura pensare alla salvezza quando si era parlato di “alzare l’asticella”? Già, proprio così.

È il momento di badare al sodo (altro che idee di gioco…), perché i punti di contatto con la stagione 2000-2001 sono tanti e preoccupanti: come ricorderanno quelli che hanno sempre seguito la Turris, una squadra che doveva puntare al vertice, dopo cambi allenatore e situazioni anomale, si ritrovò a fine stagione a retrocedere drammaticamente in serie D. 

Si doveva alzare l’asticella ed invece nell’asticella siamo inciampati. Ma adesso salviamo il salvabile...