Siringa letale allo scadere: la Turris fa l’impresa al Barbera!!!

25.11.2020 17:18 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Siringa letale allo scadere: la Turris fa l’impresa al Barbera!!!
© foto di Salvatore Varo

Il veleno è nella coda verrebbe da dire. La Turris riscrive la storia e ad una manciata di minuti dallo scadere realizza il colpaccio al Barbera, in uno dei templi del calcio italiano. I corallini si perfezionano partita dopo partita, mantenendo non solo l’imbattibilità esterna (ora estesa a 570 minuti) ma portando a casa una vittoria che a lungo rimarrà negli annali del calcio corallino, per i modi ed i tempi in cui è pervenuta, dopo un viaggio interminabile che ha visto gli uomini di Fabiano raggiungere due volte la Sicilia in soli quattro giorni via pullman e via mare.

Dal Catania al Palermo il passo è breve e la sostanza non cambia: così come la Turris aveva fermato la serie positiva degli etnei, riesce nello stesso intento anche contro i rosanero, reduci da tre vittorie consecutive e col vento in poppa, annichilendoli nel finale con una rete di Pandolfi al termine di un contropiede magistrale.

RESISTENZA INIZIALE - Si auspicava una Turris a testa alta e petto in fuori anche al Barbera e così è stato: i corallini se la giocano con le proprie certezze, acquisite da un percorso in crescendo dall’inizio della stagione, vale a dire una solidità difensiva mostruosa, limata anche con il passaggio all’assetto a tre dietro, e con un veleno micidiale in fase di ripartenza, che annienta un Palermo volenteroso ma nella ripresa sfinito dalla resistenza della compagine biancorossa.

Mister Fabiano parte col 3-5-2, preferendo Longo a Pandolfi, in coppia con Gianonne, e optando per Fabiano al posto di Romano. Il Palermo parte forte e nel primo tempo colleziona ben tre palle gol, di cui una costituita dal palo di Saraniti, l’altra da una super parata di Abagnale su Rauti. La Turris barcolla ma non molla e nel frattempo mister Fabiano registra la squadra, azzeccando i cambi nella ripresa. Fuori Longo e Fabiano, dentro Pandolfi e Romano.

RIPRESA AUTORITARIA - In questo modo i biancorossi acquisiscono maggior consistenza in mediana e maggiore alleggerimento in fase di ripartenza, dato che Pandolfi si dimostra più funzionale e caparbio nel lottare sulle verticalizzazioni provenienti dalla difesa. Proprio l’ex Entella di tacco propizia la prima grande azione del match, servendo Tascone che a botta sicura non spedisce in rete, calciando centrale. Con i nuovi correttivi la Turris non concede più nulla dietro, lasciando al Palermo un possesso palla sterile che alla fine “addormenta” gli stessi padroni di casa.

CAPOLAVORO FINALE - I rosanero col passare dei minuti perdono lucidità, tentando qualche palla nel mezzo senza troppa convinzione. Boscaglia in 10 dieci minuti cambia l’intero attacco con 4 sostituzioni che però non sortiscono effetti. La Turris resiste senza soffrire, evidenzia la giusta malizia nel gestire il ritmo del match ed anche i cartellini con falli tattici intelligenti. La ciliegina, poi, la regala Pandolfi in pieno recupero, ben lanciato dal neo entrato Alma, con un’azione da sfondamento che gli permette di entrare in area e di trafiggere il portiere. Eppure, proprio qualche minuto prima lo stesso Pandolfi aveva chiesto il cambio dopo battibecco furioso con Di Nunzio, sintomo di una squadra in piena trans agonistica. 

La Turris passa allo scadere e detta legge al Barbera, volando al quarto posto in classifica a quota 20 punti e facendo tremare le grandi del girone C.