Piano salva Turris. "Trattativa avanzata con soci di minoranza": tutto porta a D'Oriano...
Soci di minoranza che potrebbero diventare di maggioranza, con l’ausilio di sponsor locali, favoriti dall’intercessione del sindaco Mennella. E’ questo lo scenario che sta prendendo corpo nelle ultime ore per garantire in extremis l’iscrizione della Turris al prossimo campionato di serie C, dopo averne acquisito il diritto alla partecipazione sul campo. Ipotesi confermata indirettamente anche da Giuseppe Colantonio, fratello del presidente dimissionario.
Il co-patron del club corallino non ha fatto nomi, ma il riferimento a trattative avanzate con soci di minoranza che potrebbero rilevare il club, con coinvolgimento gradualmente più imponente nel corso dei prossimi mesi, sembra alludere senza grossi dubbi a Vincenzo D’Oriano, che negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di vice Presidente della Turris, salvo rinunciare alla carica nell’estate del 2022 per assumere il timone del Santa Maria la Carità, compagine militate nell’Eccellenza Campana. Nonostante la nuova avventura, D’Oriano è rimasto comunque nell’organigramma della Turris con delle quote di partecipazione minori ed in tempi non sospetti si sarebbe interessato alla società biancorossa per un possibile passaggio di consegne, una volta appresa la volontà di Colantonio di disimpegnarsi dal club corallino.
Spendibile ma molto più distaccato il nome di Giacomo Di Franco, anche lui tra gli azionisti di minoranza della Turris, ma per il quale, al momento, non si riscontrano interessi concreti a voler acquisire una partecipazione superiore nel club.
Da depennare, invece, il nome di Antonio Stompanato, rappresentante del gruppo "La Tirrenica", ex nuovo main sponsor della Turris, dato che lo stesso Giuseppe Colantonio ha rivelato la fumata nera nella potenziale trattativa con l’imprenditore campano per la cessione della società.