Padalino: "C'è stata superficialità, questa sconfitta ci servirà da lezione. Dobbiamo lavorare sulla mentalità..."

25.09.2022 01:50 di  tuttoturris .com   vedi letture
Padalino: "C'è stata superficialità, questa sconfitta ci servirà da lezione. Dobbiamo lavorare sulla mentalità..."

Cade la Turris. E lo fa rovinosamente (4-1) contro un Giugliano apparso più concreto e determinato alla ricerca della vittoria. “È stata una gara dove i meriti del Giugliano ci sono tutti – ammette il tecnico Padalino a fine partita- perché ha fatto una partita dal punto di vista agonistico ed anche sotto certi aspetti tecnici migliore della nostra, questo è un dato certo. Però noi non possiamo essere assolutamente questi perché altrimenti striderebbe con tutto quanto fatto in precedenza, quindi delle due l’una. Mantenere una certa mentalità ed una certa continuità per tante partite è un lavoro che non può nascere dall’oggi al domani e quindi, tenendo conto che prima non ci eravamo assolutamente illusi di questa partenza a razzo, è altrettanto vero che quello di oggi è un risultato che fa male per come si era messa la partita, ma non dobbiamo assolutamente piangerci addosso o pensarci troppo facendola pesare più di tanto. Le squadre forti sono quelle che riescono già nella settimana a ritrovare quella carica giusta, perché il campionato deve andare avanti. È una lezione che ci servirà perché rispetto alle altre partite abbiamo concesso qualcosa di troppo, sia singolarmente sia soprattutto come collettivo e quando in una squadra mancano tre-quattro che sono in una giornata no, ovviamente il rischio può essere anche questo. Devi avere la capacità di stare, anche nei momenti difficili, anche sotto due a uno, non devi avere la frenesia di volerla ribaltare perché l’episodio ti può capitare anche all’ottantacinquesimo, però questa crescita e questa maturità passano attraverso il lavoro, c’è poco da fare”.

Squadra che si è crogiolata sugli allori dell’ottima partenza? “C’è stata un po' di superficialità – commenta Padalino- perché abbiamo regalato un calcio d’angolo da cui è scaturito il gol e tra l’altro sapevamo che al limite potevano essere pericolosi e ci avevamo messo un uomo proprio per evitare che su un’eventuale respinta potessero calciare in porta e poi sulla parata-non parata di Perina c’è stata una scarsa lettura di chi doveva andare subito in copertura. Non parlerei di supponenza, perché significa snobbare l’avversario, parlerei invece di superficialità. Per stare lassù ed avere i connotati per mantenere una certa mentalità, occorre l’abitudine ed anche in momenti felici e positivi di dieci punti in quattro partite, devi avere una certa mentalità che non si può costruire dall’oggi al domani. Abbiamo sbagliato sicuramente in tante cose, ma la forza di una squadra passa anche attraverso queste sconfitte. In settimana cosa dirò alla squadra? Quello che avete visto tutti e che anche loro, se si rivedono, non ci vuole una grossa conoscenza del calcio per capire che non possiamo essere questi. Questo girone è tosto, ci sono risultati clamorosi anche su altri campi, ma a noi non deve interessare. Abbiamo una certa fisionomia e dobbiamo essere gli stessi a prescindere dall’avversario, poi può capitare anche una giornata storta come questa. C’è da rilevare che Giannone è andato a tiro, Leonetti ha sbagliato un gol a tu per tu con il portiere. Le occasioni ci sono state, ma siamo stati meno squadra rispetto alle partite precedenti per demerito nostro ed abbiamo anche agevolato i meriti ed alimentato una squadra che di fronte ci ha messo sicuramente più determinazione e non è stata superficiale come noi badando molto al sodo, cosa che oggi non abbiamo fatto. Questo è un aspetto che non può essere trascurato”.

Ha guidato la squadra sotto il settore occupato dai trecento supporters giunti da Torre del Greco, alzando le mani per chiedere scusa della pessima prestazione: “Quando i tifosi ci hanno chiamato sotto la curva la settimana scorsa, ho partecipato da lontano – spiega il tecnico-. Di fronte a queste partite e risultati, è giusto anche riconoscere che abbiamo sbagliato e non abbiamo magari neanche rispettato quelle che potevano essere le previsioni dei tifosi. Se stai lassù con dieci punti, giochi contro una squadra che hai a sei punti di distanza, fai la bocca subito al dolce. Il calcio, però, non è questo. Qualche partita sul groppone ce l’abbiamo e noi dobbiamo assolutamente prendere questa partita da esempio e ricordarcela come lezione. Deve esserci la nostra capacità a non ripetere prestazioni del genere perché altrimenti si entra in un vortice dal quale fai fatica ad uscire e siccome non ho nessuna intenzione, così come i miei calciatori, di annebbiare questa partenza ottima, dobbiamo subito rimboccarci le maniche e pensare alla prossima con un atteggiamento ed un piglio totalmente diverso rispetto ad oggi. Forse è subentrata anche stanchezza, perché stare lassù richiede una grossa forza mentale e chi non è abituato fa fatica e puoi cadere in tanti errori di superficialità come oggi”.

Sull’esclusione di Gallo a centrocampo: “A Picerno ha fatto una buona prestazione come tutta la squadra, però è arrivato un po' in ritardo rispetto agli altri. Non è partito titolare anche per una distribuzione di energie, per una questione di centimetri rispetto ad un centrocampo ed un attacco che vede altre qualità e caratteristiche. Dobbiamo tenere anche dei calci piazzati a favore e contro, quindi ho fatto riposare Gallo ed anche Taugourdeau che non ha una condizione ottimale, utilizzando Haoudi che ci consente di essere l’arma in più, con e senza palla, ed Acquadro che dettasse un po' di più i tempi, mentre Gallo rispetto ad Acquadro ha questa tendenza di essere molto più aggressivo. Avevo la paura che in mezzo al campo non ci fossero tanti a fare azione di contrasto e per questo è stata una scelta dettata solo da questo. Ma oggi, anche con Gallo, forse sarebbe cambiato veramente poco…”.