LE PAGELLE - Turris, se ti snaturi è peggio: gettato il primo tempo, meglio con il ritorno al 3-4-3. Ma mancano i guizzi di Maniero...

Le pagelle di Casertana-Turris…

FASOLINO 6: sul bolide di Montalto può poco. Attento, invece, nelle altre occasioni in cui viene chiamato in causa.

MAESTRELLI 6: tutto sommato regge ai solleciti degli avversari, prodigandosi in qualche buona diagonale (dal 34’st PUGLIESE 5,5: perde qualche palla sanguinosa).

ESEMPIO 6: nel primo tempo soffre sulle palle alte, poi esce alla distanza e permette alla Turris di giocare col baricentro alto nella ripresa.

FRASCATORE 5: è risaputo che da difensore centrale faccia fatica, non essendo il suo ruolo naturale. Ed infatti denota le solite difficoltà già emerse in passato, quando schierato nella stessa posizione odierna (dall’1’st GIANNONE 6: si muove bene tra le linee, prendendo spesso l’iniziativa).

BURGIO 5,5: nel primo tempo Carretta gli sfugge spesso. Prende maggiori contromisure nella seconda frazione.

CUM 5: l’iniziativa non manca, ma la resa è da rivedere in termini di qualità e precisione (dal 23’st SACCANI 5: non riesce a spingere come vorrebbe).

FRANCO 6,5: il migliore della Turris. Riesce sempre a trovare la giocata per velocizzare l’azione ed innescare l’esterno, ma non è assistito dai compagni.

SCACCABAROZZI 5,5: va a sprazzi, vedendosi poco in fase di possesso.

CONTESSA 5: primo tempo anonimo. Va leggermente meglio nella ripresa, dove però azzecca solo un cross degno di nota (dal 36’st GUIDA sv).

DE FELICE 5: Caneo lo mette in marcatura quasi ad uomo su Proietti, ma si fa notare più per il lavoro in copertura che in fase offensiva. Prestazione senza spunti (dall’1’st D’AURIA 6,5: entra bene in campo ed impegna il portiere avversario in più di un’occasione con il tiro da fuori).

MANIERO 5: ora il suo digiuno da gol preoccupa. Nella prima frazione non gli arrivano palloni giocabili, ma nella ripresa non è vorace nell’attaccare i traversoni in area.

ALL. CANEO 5: rivoluziona la Turris con un 4-4-2 che non funziona assolutamente e finisce per togliere ulteriori certezze ad una squadra già in difficoltà, schierando Frascatore fuori ruolo ed insistendo su un De Felice ancora poco convincente, rinunciando a tutte le ali offensive presenti in organico. Il rigetto del nuovo schieramento tattico è così evidente che dopo soli 45 minuti torna al passato. Ed infatti con il 3-4-3 le cose vanno meglio ma non tanto da cambiare l’inerzia dell’ennesima sconfitta. Segnale che questa squadra ha bisogno sì di accorgimenti per risalire la china, ma non di snaturare un’identità chiara, sulla quale si è costruita la squadra in estate e lavorato tanto in sede di ritiro. Intanto, il bonus dell’ottimo avvio di stagione si è praticamente esaurito. Non c’è più tempo per gli esperimenti…