LE PAGELLE - Bunker Turris: Ndiaye si conferma un muro, cerniera a centrocampo. Giannone nel vivo del gioco, faticano Onofrietti e Nocerino...
Le pagelle di Sorrento-Turris…
MARCONE 6,5: disinnesca con sicurezza i tiri nello specchio prodotti dal Sorrento.
NDIAYE 7: si conferma un muro, padroneggiando nella sua zona di competenza, alternando forza fisica ed eleganza nei disimpegni.
ESEMPIO 6,5: al centro della difesa può esaltare le sue doti negli anticipi ed infatti spesso ha la meglio nel leggere prima la giocata avversaria.
COCETTA 6: anche per lui prestazione senza sbavature, rendendosi protagonista anche di una chiusura importante nella prima frazione. Posizionato sul centrosinistra perde qualcosa nel far ripartire l’azione.
PUGLIESE 6: primo tempo abbastanza bloccato, mentre nella ripresa si sgancia maggiormente in avanti e produce due cross molto invitanti dalla sua fascia.
CASARINI 6,5: solita gara di grande sostanza, dove garantisce equilibrio e costruzione in mezzo al campo.
MORRONE 5,5: meno nel vivo del gioco rispetto ad altre occasioni (dal 21’st CASTELLANO 6: porta maggiore presenza fisica in mediana).
SCACCABAROZZI 6: solita applicazione tattica. Lo trovi dovunque, ma si perde un po’ nella definizione negli ultimi metri.
ONOFRIETTI 5: così come a Caserta, appare ancora un po’ acerbo. Gli capitano due buone occasioni sui piedi, ma non le sfrutta a dovere (dall’1’st TROTTA 6,5: buon impatto sul match. Per poco non realizza un clamoroso eurogol, poi sfiora il vantaggio con una deviazione sotto misura su gran servizio di Pugliese).
GIANNONE 6: è il regista avanzato della Turris, punto di riferimento per le giocate offensive. Anche se non si vede praticamente mai in fase conclusiva (dal 41’st TANNOR sv).
NOCERINO 5: soffre da prima punta, finendo per toccare pochissimi palloni. Ma anche quando ritorna trequartista non riesce ad incidere.
ALL. CONTE 6: con una rosa che appare un po’ corta in certe posizioni, vedi la mancanza di una reale alternativa a Trotta e di un difensore di piede mancino, che possa fare sia il braccetto che l’esterno, fa di necessità virtù e punta sulla concretezza, facendo leva su uno schieramento magari conservativo ma redditizio, che permette alla Turris di allungare la striscia positiva, in attesa di capire se, con un Armiento a pieno regime e con la crescita fisica di Trotta, oltre ai ritorni di Boli e Nicolao sugli esterni, si possa osare qualcosa di più in fase offensiva. Ma l’organizzazione che ha acquisito la squadra permette di tappare qualche buco sia tecnico che numerico.