EX CORALLINI - Fabiano torna a parlare dopo l'esonero: "Avevo abituato tutti troppo bene, ma mi sento ancora parte del progetto Turris! Salvezza? Ora è dura..."

Franco Fabiano, ex tecnico della Turris, ha parlato alla trasmissione ATuttoC, programma in onda su SeiTV, della squadra campana: "Sicuramente è mancata qualcosa, non ci abbiamo dato dentro come all'inizio. Abbiamo perso sei partite di seguito, alcune di queste senza Giannone, Pandolfi e diverse squalifiche. Ma non cerco scuse. Io mi sento ancora parte del progetto, mi sono trovato benissimo e in questi tre anni fatto un lavoro importantissimo. Spero nella salvezza, anche se si è fatta dura per tutti. Mi auguro che la Turris faccia almeno un punto contro il Bari. Esonero? Mi sono sempre preso le mie responsabilità, non cerco scuse".
Sulla partenza di Pandolfi: "Logicamente si tratta di un giocatore importante, ma la Turris non era dipendente dalla sua presenza. Lo dimostra il fatto che nelle prime quattro gare abbiamo fatto 10 punti anche senza la sua presenza dal primo minuto. Ripeto, abbiamo pagato il fatto che per una certa fase della stagione la sua assenza è coincisa con quella di Giannone, rimanendo privi di gran parte dell'attacco".
L'ex tecnico corallino aggiunge, incalzato sul tema esonero: "Nel calcio tutto si dimentica in fretta. Forse avevo abituati tutti troppo bene. Nel momento in cui si mangia sempre caviale e champagne, difficilmente ci si adatta al pezzo di pane duro con l'olio... Ritengo che, nonostante quel periodo negativo con le sei sconfitte consecutive, ci saremmo salvati lo stesso. Se analizziamo bene quei ko, l'unico sul quale nutro qualche rammarico è quello di Pagani, dove oggettivamente non abbiamo fatto bene. Negli altri casi, invece, la prestazione c'era sempre stata".
Chiusura sibillina da parte del tecnico torrese: "Sono troppo uomo per sputare nel piatto dove mangio ancora, pertanto per il momento preferisco restare in silenzio. Sono stato sempre il primo a metterci la faccia nei momenti di difficoltà. Speravo lo facesse anche qualcun'altro, ma probabilmente pensavano che fossi in grado di fare i miracoli. Purtroppo, per questo non sono ancora pronto. Salviamoci prima - riferendosi alla Turris - poi qualcosa la dirò anche io...".
Sul futuro: "Senza calcio non posso stare. Continuo ad aggiornarmi e a vedere le partite. Il futuro? Spero sempre sul rettangolo di gioco...".