Colpo di scena - Turris, l'incubo di una nuova penalizzazione è sempre più concreto. Ma spunta una trattativa per la cessione...
In una giornata già segnata dalla clamorosa e preoccupante voce relativa ai mancati pagamenti INPS e IRPEF per il bimestre luglio-agosto, che trova sempre più conferme nell’ambiente Turris e che provocherebbe una nuova penalizzazione, probabilmente di 4 punti, allo stesso tempo emerge con forza la notizia di una trattativa in atto per la cessione del club.
A tal proposito, bisogna risalire a qualche settimana fa, per la precisione alle ore antecedenti il derby con la Cavese, durante le quali l’attuale proprietà aveva già acceso un allarme, dichiarando a mezzo stampa che il progetto societario rischiava un serio arresto senza l'apporto economico dell'ex presidente Colantonio e che la stessa era “aperta a valutare l’apertura del capitale a soggetti terzi che condividessero il progetto per il rilancio della Turris”.
Proprio in questo scenario, sarebbe nata la trattativa con una cordata di imprenditori del Nord Italia e di Benevento, pronti a rilevare il totale pacchetto azionario della Turris. Infatti, tale la cordata — composta da imprenditori del settore immobiliare e rappresentata dall’advisor Sergio Ievolella, incaricato di fungere da intermediario e rappresentante di questo gruppo — ha espresso una manifestazione di interesse, sfociata rapidamente in una vera e propria trattativa, venuta a galla nelle ultime ore.
Secondo le ultimissime indiscrezioni, tuttavia, la stessa trattativa in questo momento sarebbe in standby: da una parte, a quanto pare, per una divergenza tra domanda e offerta iniziale tra le parti; dall’altra, sarebbe questo il freno principale, perché gli investitori interessati sarebbero in attesa di ulteriore documentazione per chiarire l’entità del debito societario e del possibile impatto della vociferata nuova penalizzazione, tuttora non smentita ufficialmente dal club biancorosso e a quanto pare ben più pesante del -1 già inflitto alla Turris per il caso fideiussione integrativa.
Lo stesso gruppo si sarebbe dato una decina di giorni di tempo per concludere l’operazione, in un senso o nell’altro.
La palla passa dunque all’attuale proprietà, nel decidere se favorire o meno un’operazione che potrebbe dare alla Turris una nuova stabilità finanziaria e progettuale, alla luce delle evidenti difficoltà emerse sin dall’avvento della nuova gestione, passando per il caso fideiussione alla diatriba con la precedente proprietà, finanche al recente ringraziamento ai fornitori per "l'elasticità". Tifosi e addetti ai lavori restano con il fiato sospeso, in attesa di capire quale sarà il destino del club in questo momento delicato.