IL MATTINO - Nodo Liguori: tutte le tappe di una vicenda piena di frizioni e di cortocircuiti giuridici...

13.01.2021 14:00 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Fonte: tratto da Il Mattino (Raffaella Ascione)
IL MATTINO - Nodo Liguori: tutte le tappe di una vicenda piena di frizioni e di cortocircuiti giuridici...

Torna di stretta attualità l’argomento Liguori lungo l’asse Comune-Turris. Sullo sfondo, la questione della convenzione relativa alla gestione del comunale (che pareva pacificamente avviata verso la soluzione condivisa del bando per l’affido pluriennale). Hanno inevitabilmente fatto rumore le dichiarazioni – poste a verbale della Quarta Commissione – della dirigente allo Sport Luisa Sorrentino, che ha in sostanza preannunciato l’emissione di fatture a carico della Turris sulla base dell’ultima convenzione votata in consiglio comunale, relative ad acconti non ancora versati.

Le prime frizioni tra Turris e Comune in chiave convenzione risalgono allo scorso mese di novembre, successivamente all’approvazione del nuovo schema di convenzione giudicato eccessivamente gravoso dal club per la mole di oneri a carico del concessionario (sia di sicurezza che assicurativi, in aggiunta a un canone poi rideterminato in 40mila euro annui).

Quindi la convocazione formalizzata dall’Ente nei confronti della Turris (siamo al 9 novembre) per la firma della nuova convenzione o, in alternativa, per il rilascio dell’impianto. La società corallina risponde attraverso il proprio legale, ricordando al Comune d’aver tempestivamente rinnovato (con pec del 12 giugno 2020) la convenzione sottoscritta lo scorso mese di febbraio (con scadenza dunque slittata al giugno 2021). Precisando – codice civile alla mano – l’aspetto relativo alla continuità dei rapporti giuridici tra la Turris Calcio Asd e la S.S. Turris Calcio Srl (il passaggio, tassativo per l’iscrizione in serie C, è stato formalizzato a luglio).

Si ferma qui la comunicazione tra la Turris e l’Ufficio Sport, che non replica dunque alla posizione del club. Contestualmente scatta la paziente mediazione avviata dal presidente del Consiglio comunale Gaetano Frulio, che investe della vicenda la Quarta Commissione, chiamata a studiare eventuali emendamenti allo schema di convenzione. Nel frattempo, il tempo scorre e prende consistenza l’ipotesi – peraltro ampiamente condivisa dalle parti – di un bando per l’affido pluriennale dello stadio (gara in estate?), con la vecchia convenzione, regolarmente rinnovata e mai contestata, a traghettare il rapporto sino ad allora.

Intanto – siamo a dicembre –, nel corso della riunione del Gruppo Operativo di Sicurezza, il Comune assume l’impegno di realizzare tutti gli interventi connessi a filtraggio e prefiltraggio (per circa 45mila euro): i lavori sono attualmente in corso.

Si arriva dunque a fine dicembre, il 29 c’è il Consiglio comunale chiamato – tra le altre cose – a deliberare sul punto dell’ordine del giorno ad oggetto proprio i criteri destinati a confluire nel bando per l’affido pluriennale dello stadio Liguori (proposto da Gaetano Frulio, non prima d’essersi confrontato con gli organi preposti). In maggioranza c’è però dissenso sulla proporzione d’incidenza dei criteri stessi (offerta economica e merito sportivo), ed al momento della votazione viene meno il numero legale. Discorso rinviato dunque al prossimo consiglio, al netto di una crisi politica nel frattempo sempre più dilagante.

In questo contesto si inseriscono – in data 8 gennaio – le dichiarazioni a verbale della dirigente Sorrentino, che in sostanza ritiene non operativa la vecchia convenzione (quella rinnovata nel giungo 2020 e tuttora in corso) in conseguenza della trasformazione della Turris da Asd a Srl, preannunciando dunque l’emissione di fatture sulla base della nuova convenzione, in conseguenza degli ingenti interventi di riqualificazione finanziati dall’Ente. Qui il nodo, perché la nuova convenzione non è mai stata sottoscritta. Né il rinnovo e la vigenza della precedente sono mai stati contestati dall’Ufficio Sport (la corrispondenza si arresta alla pec della Turris del novembre 2020). Un cortocircuito giuridico, insomma. Risolvibile solo passando per una delibera del Consiglio sul punto dell’ordine del giorno (eventualmente emendato) relativo al bando per l’affido pluriennale.