L'editoriale di Ettore Troia: "Il girone laziale e le sue leggende..."
Cosa credevate che fosse il girone di serie D chiamato "sardo/laziale"? Non è un posto dove si trascorrono le vacanze estive, questo è sicuro. Non lo sapevate? Da Ladispoli giunge chiaro e forte il messaggio definitivo. E vale per tutti. Quando c'è di mezzo la Turris (questa Turris) tutto si moltiplica, tutto si amplifica.
Quest'anno si gioca in mezzo a sensazioni nuove che non conosciamo affatto, anche se ci piace fare credere il contrario. Un microcosmo dove ogni avversario trasmette al suo ambiente e al suo popolo calcistico, la ricetta della vita eterna. Tutti si danno appuntamento intorno al blasone della squadra corallina per provare ad organizzare la "festa perfetta". E la Turris 2019/2020, pare, rappresenti proprio l'occasione della vita degli altri.
C'è tanta bellezza che intimorisce e tanta attesa di riscatto intorno alla squadra corallina. Per ogni pronostico a nostro favore esiste un allenatore pronto a costruire un impianto di ingegneria civile spacciato per l'assetto tattico ideale. Nessuno poteva immaginare, alla vigilia, il reale pericolo sul filo dei secondi di recupero, prodotto dalla gara di Ladispoli. E invece adesso i tifosi corallini sanno quanto un pronostico possa farti sudare il doppio e quanto valga una reazione (da grande squadra) di questa Turris di fronte alle insidie causate dalla tranquillità di un avversario con vista sul mare.
E allora invadiamo d'amore questi stadi a portata di mano. Srotoliamo ovunque gli striscioni della speranza e moltiplichiamo gli sforzi. Tutti ci aspettano. E noi non siamo qui per ingannare l'attesa. Da oggi lo sappiamo pure noi. Soprattutto noi.
Ettore Troia