Il bilancio al giro di boa: questa Turris è già nella storia. E non ci dispiace per gli altri…
Ventisette punti al giro di boa. Ventisette. Neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe immaginato di chiudere il girone d’andata con questo bottino che permette alla Turris di avere già un piede nella salvezza. Guai, però, ad abbassare la guardia. Guai a svestire i panni dell’umiltà, del carattere battagliero ed “operaio”, vera forza di questa squadra, perchè il girone di ritorno sarà tutta un’altra storia.
Già, la storia. Quella che questa Turris ha scritto. Perchè la classifica dice che siamo in zona playoff, o per meglio dire distanti dagli spareggi retrocessione, risultato storico se si pensa che negli ultimi anni della vecchia Serie C1 non avevamo mai messo il naso fuori dalla zona playout. Perchè c’è un allenatore, per di più torrese, che finora ha realizzato un capolavoro tirando fuori non il massimo, ma l’inimmaginabile da questa squadra (per carità, ancora perfettibile) che è un giusto mix di gioventù ed esperienza, risultato storico se si pensa alle ultime apparizioni nella vecchia serie C1, in cui abbiamo assistito a valzer (a tratti comici) di allenatori e calciatori.
Perchè c’è una società seria che può crescere ancora tanto, con un presidente testardo ed ambizioso che non si riempie la bocca con la parola programmazione solo per moda, ma la mette in pratica, risultato storico dopo tanti anni in cui la programmazione è stata solo un’utopia. Ma soprattutto questa Turris è già nella storia perché ha restituito rispetto verso la maglia corallina, troppe volte calpestata da altre squadre, squadroni e squadrette: oggi, chiunque affronta questa Turris, sa che di fronte troverà una squadra pronta a giocarsela e a battagliare fino alla fine.
Perchè oggi questa Turris rappresenta il grande vanto, forse l’unico, di una città che purtroppo in tutto il resto sa balzare agli onori della cronaca solo per eventi negativi. Perchè oggi, seduta al tavolo del professionismo, il nome Turris riceve onore.
Questa Turris è già nella storia e non ci dispiace per gli altri… Gli altri chi? Le vedove di vecchi presidenti e dirigenti, i contestatori seriali, quelli che vanno contro la Turris per interessi propri, i repressi che vedono nella Turris una valvola di sfogo alle insoddisfazioni delle proprie vite, quelli del “pelo nell’uovo”, quelli del bicchiere mezzo vuoto (come se quello mezzo pieno gli fosse sempre dovuto), gli esteti che cercano la perfezione (la andassero a cercare nelle loro squadre di serie A). Avete sempre vinto voi, adesso no. Non è il vostro momento. E non ci mancate neanche un po'. Anzi.
Ci mancano solo quelli che questa maglia l’hanno sempre amata e seguita in tutta Italia. Con amore incondizionato, con passione smisurata, con sacrifici di ogni tipo. Con sole, pioggia, vento e finanche neve. Loro sì che avrebbero meritato di applaudire questa squadra che è già storia.