Turris di ferro: il Catania si infrange su un muro corallino!

22.11.2020 17:11 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Turris di ferro: il Catania si infrange su un muro corallino!

A distanza di più di 20 anni, da quel playoff memorabile per i colori corallini, la storia sembra ripetersi. Così come nel '97, il Catania anche questa volta non va oltre lo 0-0 con la Turris e le sensazioni di allora al fischio finale sono, in un certo senso, le stesse avvertite anche oggi: la squadra corallina non sarebbe crollata nemmeno con le cannonate, né allora né oggi. Gli uomini di Fabiano portano a casa un altro punticino prezioso per il discorso salvezza contro un avversario con grandi nomi in organico, sfoderando una prestazione tatticamente ineccepibile, che sarebbe stata addirittura perfetta sfruttando un paio di occasioni create nel corso del match in ripartenza, soprattutto quella con Romano, per conquistare l'intera posta in palio. 

Sul terreno di gioco di Lentini il tecnico corallino ripropone la difesa a 3, piazzando dietro tre centrali puri come Rainone, Di Nunzio e Lorenzini. Ne sono tre anche davanti, con Romano, Pandolfi e Giannone che dettano il pressing sincronizzato sul terzetto difensivo avversario. Il Catania ha l’incombenza di fare la partita e la Turris nel primo tempo è molto furba ad approfittare di questa situazione, spegnendo la fonte di gioco degli etnei, il regista Maldonado, guardato a vista da Romano e costringendo i padroni di casa al lancio lungo. Le linee di gioco in questo modo vengono intasate, con Pandolfi e Giannone che aggrediscono rispettivamente Zanchi e Silvestri. In mancanza di idee su come attaccare questa Turris, i siciliani alla lunga vanno in tilt, concedendo anche qualche spazio per poter colpire di rimessa, ma nel primo tempo i corallini non riescono ad essere altrettanto efficaci in fase di possesso.

La musica cambia nella ripresa, dove in avvio gli uomini di Fabiano sembrano più freschi ed intraprendenti degli avversari. Il tecnico corallino corregge ulteriormente l’assetto dei suoi, spostando Esempio a sinistra, dove nel primo tempo il Catania aveva provato ad attaccare maggiormente, ed inserendo Longo per uno spento Giannone. I padroni di casa tentano lo sfondamento sugli esterni, ma i cross sono letteralmente appannaggio dei tre centrali biancorossi, che annullano prima Reginaldo e Pecorino, poi il subentrato Sarao.

Una Turris che si conferma altamente rocciosa, ma che allo stesso tempo potrebbe essere anche molto velenosa con Romano, che però si divora il vantaggio a tu per tu col portiere. Sarebbe il coronamento di una domenica da incorniciare, ma che resta comunque da vedere positivamente, dato che la Turris ha risposto colpo su colpo contro un avversario molto blasonato e con valori, almeno sulla carta, superiori a varie squadre del girone C. Un’altra iniezione di fiducia prima di altri impegni proibitivi a distanza ravvicinata, a cominciare dal recupero di mercoledì contro un Palermo rigenerato dopo aver superato il focolaio di positività al Covid.