Sibilia sui campionati di serie D: "Promozioni, retrocessioni e titoli non possono essere assegnati a tavolino"

24.03.2020 16:10 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Fonte: Pierluigi Trobetta - atuttocalcio
Sibilia sui campionati di serie D: "Promozioni, retrocessioni e titoli non possono essere assegnati a tavolino"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Risolvere la situazione sanitaria, poi si punterà a far ripartire la stagione. È questo il pensiero del presidente della Lega Nazionali Dilettanti Cosimo Sibilia, riguardo all’attuale stato di emergenza causato da Covid-19 che ha stravolto la nostra quotidianità e che ha comportato alla sospensione di ogni attività, compreso quella sportiva.

Il numero uno del calcio dilettantistico, intervenuto ieri a Campania Sport (canale 21), ha affermato come questa emergenza coinvolge tutto il mondo del calcio: dalla Serie A alla Terza Categoria. “Ogni volta che si parla di questa situazione sembra che si parli solo di professionismo e onestamente inizia a infastidirmi, perché sono problemi che riguardano tutti”.

Con la sospensione di tutti i campionati, molte erano le ipotesi prese in considerazione. In sostanza due sono le strade percorribili che a loro volta si divaricano in altre due vie. La prima è quella del congelamento dei vari tornei. In questo caso si potrebbe valutare la sospensione della stagione, con promozioni e retrocessioni d’ ufficio oppure la strada che scontenterebbe i più, ossia il pieno annullamento dei campionati e riproporre gli stessi assetti di questa annata, come se la stessa non avesse mai avuto luogo. 

La seconda è quella di far ripartire i campionati, magari provando a iniziare già dalla prima settimana di aprile disponibile, (se si riuscirà a contenere il virus in tempi celeri), oppure di riniziare a ridosso e durante i mesi estivi. Ribadendo che molto dipenderà da come si evolverà l’ emergenza, tornare a giocare sembra essere l’ obiettivo della Lnd. Stando alle parole di Sibilia infatti, “Prima di tutto dobbiamo risolvere la situazione sanitaria, stiamo vivendo un dramma e speriamo di uscirne presto. Dopodiché dovremmo tornare in campo, perché il campo è l’unico giudice che può decidere le classifiche, chi vince i titoli, le retrocessioni e le promozioni. Dobbiamo prendere decisioni forti ed incisive che diano delle risposte alle persone, invece sento parlare continuamente di interessi personali. In molti sport si gioca anche quattro volte a settimana, in caso di emergenza dobbiamo fare uno sforzo perché ripeto: promozioni, retrocessioni e titoli non possono essere concessi a tavolino.