LE PAGELLE - Baratro Turris: trend da retrocessione diretta. Affidarsi ai Millenials non basta, steccano i senatori...
Le pagelle di Turris-Monopoli…
FASOLINO 5,5: la sensazione è che avrebbe potuto fare qualcosa in più sul colpo di testa vincente, seppur ravvicinato, di Ferrini. Per il resto è chiamato poco in causa…
COCETTA 6: fa valere il fisico e non corre rischi particolari.
ESEMPIO 6: anche lui regge dietro, giocando spesso d’anticipo sull’avversario. Un po’ più impreciso quando si tratta d’impostare.
MAESTRELLI 5,5: difensivamente ha la meglio in diversi uno contro uno, ma soffre quando deve far ripartire l’azione sulla sinistra, essendo schierato sul piede debole (dal 16’st CUM 5,5: prova a spingere un po’ di più, senza grandi risultati).
SACCANI 5: a sorpresa viene preferito a Cum, ma non sfrutta la chance. Spinge poco e sbaglia qualche cross nel mezzo.
SCACCABAROZZI 5,5: parte bene, rivelandosi tra i più energici in campo. Cala col passare dei minuti…
FRANCO 5: si vede poco in fase d’impostazione e commette errori non da lui negli appoggi (dal 16’st MATERA 5,5: aumenta il pressing, ma non cambia granché l’inerzia della manovra).
BURGIO 5: anche lui poco pericoloso sulla fascia di competenza. Non riesce a sfruttare un cross invitante di Scaccabarozzi.
GIANNONE 5: un solo tiro verso la porta avversaria, a ripresa inoltrata. Troppo poco per chi, sulla carta, avrebbe i maggiori mezzi tecnici per risollevare la Turris (dal 25’st PAVONE 5: ci prova, ma viene puntualmente respinto indietro dalla retroguardia ospite).
MANIERO 4,5: in evidente regressione. Fallisce due ghiotte occasioni e sembra troppo macchinoso nei movimenti (dal 16’st DE FELICE 5: anche lui fallisce una palla gol abbastanza chiara, confermandosi per il momento un innesto steccato).
D’AURIA 6: inespresso per oltre un’ora di gioco. Nella seconda parte del match, invece, è l’unico a dimostrare di avere qualche numero per poter riprendere il match.
ALL. CANEO 5: questa Turris sembra soffrire di un male incurabile. Il trainer sardo si affida ai “Millenials”, schierandone ben 5 quest’oggi, preferiti a Miceli e Frascatore, che sembrano già nelle retrovie delle sue gerarchie. Ma a non girare sono i senatori, quelli che, alla lunga, possono garantire la svolta, i quali però non sembrano più capaci di assecondare la sua proposta di gioco. Ora si è inceppato anche l’attacco, a secco in campionato da tre partite consecutive. Visti i segnali di grande depressione e frustrazione della squadra, forse è arrivato il caso di agire più da motivatore che da tattico, visto che vanno necessariamente recuperati mentalmente alcuni uomini chiave di questo organico, per invertire un trend da retrocessione diretta! La società gli ha ribadito la fiducia, ma senza risultati questa è destinata inevitabilmente a vacillare nell’immediato futuro, a partire già dall’improba trasferta di Catania.