Dominio biancorosso: anche il Palermo si inchina a Caneolandia! Questa Turris non è di passaggio al tavolo delle grandi...

17.10.2021 20:15 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Dominio biancorosso: anche il Palermo si inchina a Caneolandia! Questa Turris non è di passaggio al tavolo delle grandi...
© foto di Turris Calcio Official

La Turris di quest’anno sembra come il buon vino. Col trascorrere del tempo migliora sempre più, limando i difetti e rafforzando sempre più i punti di forza. Dopo Foggia e Catania, un’altra big non solo della C ma del calcio italiano si inchina al cospetto di “Caneolandia”. Un nome che rispecchia la forza di una squadra che, per stile, gol ed intensità, sta rappresentando un unicum nella terza serie. Anche contro i rosanero è prevalso il collettivo dei biancorossi, emerso ancor di più contro un avversario che presentava lo stesso schieramento di gioco e impreziosito da un "clean sheet". Ma non tutti i 3-4-3 sono uguali ed infatti quello della Turris, plasmato da Caneo con un progetto iniziato mesi or sono, di non facile attuazione ma pienamente assecondato dalla società, risulta molto più esplosivo ed efficace di quello del Palermo, che regge solo per 30 minuti i ritmi alti imposti dai biancorossi, prima di frantumarsi ed essere sovrastato dalla mediana corallina.

Una Turris attualmente terza e che legittima a tutti gli effetti l’attuale posizione in classifica. Non è una squadra che si ritrova in alto dopo una serie di combinazioni positive, come poteva essere il caso del Monopoli, ad oggi in calo dopo un ottimo inizio. Al contrario, con un pizzico di fortuna in più sarebbe potuta essere anche più vicina alla vetta. Questa Turris, infatti, è più forte anche degli episodi negativi. Due rigori falliti, tre se consideriamo quello in movimento sbagliato da Tascone, potevano cambiare totalmente l’andamento di un match che la truppa di Caneo stava dominando. Ed invece hanno dato ulteriore forza ai biancorossi, trascinati da un Santaniello in grande spolvero e rafforzati dalla panchina anche con le qualità di Pavone, sintomo di un meccanismo ad orologeria nel quale riescono ad inserirsi con maggiore facilità anche gli elementi meno impiegati.

Ecco perché la Turris, al tavolo delle grandi, non sembra essere solo di passaggio, ma con questi presupposti potrà rimanerci a lungo per scrivere la più bella pagina nei suoi 77 anni di storia.