Turris senza veri acquirenti. Dai russi ai romani, tutta fuffa: sarà Colantonio quinquies!

28.05.2021 07:14 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Turris senza veri acquirenti. Dai russi ai romani, tutta fuffa: sarà Colantonio quinquies!

Metti un russo, un romano e un torrese. Potrebbe sembrare una barzelletta, ma queste tre parole possono riassumere gli eventi che hanno caratterizzato le ultime settimane di casa Turris, da quando il club corallino è stato messo ufficialmente in vendita da Colantonio (stimando il suo valore patrimoniale in circa 2 milioni di euro), paventando presunti interessamenti da parte di cordate esterne per rilevarne le quote azionarie.

Gruppi che in questo mese sono rimasti sempre abbastanza segreti, tenuti volutamente top secret dall’attuale proprietà per evitare di fare inutile pubblicità a personaggi dalla consistenza ancora tutta da testare. E in effetti, gli unici due gruppi che fin qui avevano chiesto informazioni (uno che comprendeva addirittura una partecipazione russa tramite una fiduciaria, l’altro con sede a Roma ma costituito da un rappresentante locale), sono evaporati nel nulla dopo i primi contatti puramente esplorativi.

Una bolla di sapone esauritasi ancor prima di materializzarsi concretamente, tale da indurre il presidente Colantonio ad anticipare l’ultimatum del 15 giugno e a ritirare la Turris dal mercato, anche perché le scadenze sul versante iscrizione incombono e, dato che a questo punto sembra altamente improbabile che all’orizzonte possano spuntare altri acquirenti, serve muoversi per programmare senza affanni e ritardi la prossima stagione sportiva, che potrebbe rivelarsi ancor più difficile rispetto a quella appena conclusasi, vista la sempre più crescente presenza di realtà nobili del calcio italiano.  

Pertanto, così come ampiamente preventivato anche dopo la famosa conferenza di fine stagione, Antonio Colantonio continuerà al timone della Turris per il quinto campionato consecutivo, divenendo tra i presidenti più longevi dell’intera storia biancorossa. Lo dimostra anche la serie di contatti e appuntamenti istituzionali che l'imprenditore ha in agenda con le istituzioni per risolvere gli adempimenti strutturali necessari ai fini della domanda d'iscrizione al prossimo torneo.