Turris, il bando pubblico per garantire trasparenza ed equità. Appello all'imprenditoria locale: "Se ci siete, fatevi avanti..."

Dopo l'esclusione dai campionati professionistici, la Turris si trova di fronte a un bivio cruciale. Per garantire una ripartenza solida e condivisa, il Comune di Torre del Greco sta valutando l'ipotesi di pubblicare una manifestazione d'interesse aperta a tutti gli imprenditori interessati a rilanciare il calcio cittadino, fissando criteri e requisiti ben precisi, come previsto dall'articolo 52, comma 10, delle NOIF, tramite richiesta d’ammissione in sovrannumero al campionato d’Eccellenza (che deve essere inoltrata e firmata direttamente dal sindaco della città interessata).

La scelta di indire una manifestazione d'interesse non è nuova nel panorama calcistico italiano. Nel 2011, a seguito dell'esclusione della Salernitana, il sindaco di Salerno pubblicò proprio un bando pubblico per selezionare il progetto più affidabile per la rinascita del club. La proposta scelta, in quel caso, fu quella della Morgenstern S.r.l., guidata da Marco Mezzaroma, che diede vita al Salerno Calcio, poi tornato a essere Salernitana.

Analogamente, nel 2014, dopo il fallimento dell'A.S. Bari, il Comune di Bari avviò una procedura esplorativa per acquisire manifestazioni di interesse da parte di società sportive interessate a iscrivere una nuova squadra al campionato di Serie D, sempre ai sensi dell'art. 52, comma 10, delle NOIF. In quel caso, il sindaco Decaro preferì il progetto della famiglia De Laurentiis rispetto ad altre candidature, su tutte quella avanzata da Lotito.

Pertanto, nel caso della Turris, la pubblicazione di una manifestazione d'interesse rappresenta la soluzione più trasparente e democratica per il futuro della Turris. Permetterebbe di valutare tutte le proposte in modo equo, garantendo che la scelta finale sia basata su criteri di solidità e affidabilità. Se nessuno dovesse farsi avanti in città, il sindaco Luigi Mennella con molta probabilità tornerà a valutare le "proposte esterne", come quella della cordata abruzzese, ancora tutta da verificare in termini di affidabilità e progettualità. E allora, la manifestazione d’interesse sarebbe anche un appello, forte e chiaro, all’imprenditoria locale: “Se ci siete, fatevi avanti”. 

Questa potrebbe essere l’ultima occasione per dimostrare che il tessuto economico e sociale della città non ha voltato le spalle alla sua squadra. Davvero bisogna rivolgersi a gruppi che vengono da lontano per permettere alla Turris di ripartire da un campionato regionale come l'Eccellenza?