IL PRESCELTO - Alla scoperta di Maxi Canzi: dai trascorsi con Beretta ai trionfi col Cagliari Primavera. Tecnico non integralista ma con la costante del trequartista…

21.05.2022 17:47 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
IL PRESCELTO - Alla scoperta di Maxi Canzi: dai trascorsi con Beretta ai trionfi col Cagliari Primavera. Tecnico non integralista ma con la costante del trequartista…

L’ultima scommessa di Rosario Primicile, dopo aver azzeccato l’intuizione Caneo in un momento storico in cui il trainer di Alghero era in cerca di grande rilancio, si chiama Massimiliano Canzi, il cui avvento sulla panchina della Turris sarà ufficializzato la prossima settimana.

IL CURRICULUM - Un profilo considerato dalla Turris ideale per raccogliere l’eredità di mister Caneo, con un percorso simile a quello del trainer sardo (ha esordito in C solo due anni fa, dopo una lunga vita da tecnico in seconda), nonché un personaggio dalle mille sfaccettature. Infatti, oltre ad essersi diplomato all’ISEF nel 1994, Canzi è stato allo stesso tempo calciatore dilettante, volontario come autista a bordo delle ambulanze, venditore di buoni pasto, animatore nei villaggi turistici ed infine insegnante di calcio, con una parabola iniziata ben 34 anni fa. L’incontro decisivo per la sua carriera è stato quello con Mario Beretta, che gli ha spianato la strada per l’ingresso nell’ambiente professionistico e Cagliari dopo varie esperienze da suo vice tra Latina, Siena ecc.. E’ proprio in Sardegna dove il trainer di Milano ha dato una svolta alla propria carriera, ottenendo grandi successi da responsabile della Primavera del Cagliari, con una promozione in Primavera 1 e due playoff sfiorati, valorizzando tanti giovani finiti poi in prima squadra. Affermazioni che gli sono valse la grande chance dell’Olbia, sfruttata ampiamente con una rosa giovanissima, dall’età media di 23,7 anni, raggiungendo prima una salvezza tranquilla e poi il piazzamento playoff nella stagione successiva.

IL MODULO - Canzi predilige il 4-3-1-2 con un trequartista dietro le due punte. Tuttavia, non dovrebbe trattarsi di un tecnico integralista come Caneo, dato che nelle ultime esperienze ha adottato diversi sistemi di gioco, come da lui stesso evidenziato: “Nella Primavera del Cagliari adottavo il 4-3-1-2, ma non disdegnavo il 3-5-2 o il 4-2-4. Saper giocare con diversi sistemi è utile perché si moltiplicano le possibilità di cambiare le sorti di una gara. In Serie C vince chi corre di più ed è più organizzato”. All’Olbia ha terminato la stagione con il 3-4-1-2, pertanto si può evincere che dietro la flessibilità tattica c’è però la costante del trequartista, al quale raramente ha rinunciato il trainer lombardo. Aspetto che potrebbe privilegiare le qualità di Giannone, che in questo modo potrebbe trovarsi più al centro del gioco e meno sacrificato rispetto alla posizione di esterno.