Fontana, debutto infuocato contro la Juve Stabia: "Modulo? Non sono un integralista. Molti elementi di questi Turris li ho ammirati da avversario. Sugli infortuni..."

05.01.2023 23:34 di  tuttoturris .com   vedi letture
Fontana, debutto infuocato contro la Juve Stabia: "Modulo? Non sono un integralista. Molti elementi di questi Turris li ho ammirati da avversario. Sugli infortuni..."

Conto alla rovescia per Gaetano Fontana. Il neo tecnico della Turris debutterà sulla panchina corallina nel derby controla Juve Stabia, sua ex squadra. E lo farà con un rinforzo in più, vale a dare Daniele Franco: “Giocatore che può cambiare volto alla Turris? Penso di sì, deve essere così. Ma non deve cambiare volto solo dal punto di vista tecnico, perché ha delle qualità che ha già ampiamente dimostrato proprio con questa squadra, conto molto anche sulla sua partecipazione emotiva e caratteriale, visto che porta esperienze e conoscenza dell’ambiente. Deve trasferire quella serenità che è propria nel ragazzo, ma che deve essere una caratteristica della squadra e quindi sicuramente faccio molto affidamento”.

Sul modulo: “Quando si parla di numeri, tutti sono orientati a dare delle specifiche per ciò che concerne la posizione geografica dei calciatori e dando anche una schematizzazione fissa, ma non deve essere necessariamente così. I ragazzi stanno cercando di incamerare un modo di stare in campo che non è caratterizzato dal numero fisso del modulo, si tratta di sviluppare un certo tipo di gioco dove ci dobbiamo riconoscere e devono riconoscere le situazioni che mano a mano si presentano davanti ai loro occhi. Possiamo parlare di tutto, ma dall’altra parte ci sono degli avversari che ti consentono delle giocate o te le bloccano, quindi dobbiamo essere bravi ed abili a riconoscere queste cose. Questo percorso è iniziato da pochissimo tempo, stiamo lavorando su dei concetti basici ai quali seguiranno altre informazioni che ovviamente non posso dare adesso per il poco tempo avuto a disposizione. L’importante è vedere una certa applicazione delle cose sulle quali abbiamo lavorato in questi giorni e da questo crescere, continuare a portare avanti altre situazioni che passano anche dalla conoscenza del tipo di proposta che porterò a conoscenza dei ragazzi, ma anche nella conoscenza tra di loro. Hanno avuto altre informazioni fino ad oggi, vissuto il trambusto del cambiamento degli allenatori, quindi questo porta sicuramente insicurezza, instabilità e mancanza di autostima. Pertanto, dobbiamo ricercare queste cose attraverso una certa organizzazione che poi crea una propria identità”.

Che tipo di Turris contro la Juve Stabia: “Ho ribadito più volte ai ragazzi che in questo momento la classifica è la cartina tornasole dello stato attuale, per cui dobbiamo vestire l’abito della squadra che si deve salvare e per salvarsi c’è da lottare su tutti i palloni in qualsiasi zona di campo. Ovviamente ci saranno momenti in cui questo può avvenire perché saremo legati tra i reparti, organizzati, compatti e sarà più facile andare a catturare palla agli avversari o quantomeno indurli all’errore. Poi la partita dirà ovviamente anche tanto altro che per me sarà materiale di studio; questa gara difficile, contro una grande squadra che prima della sosta stava anche bene in salute e che aveva ritrovato entusiasmo, gioco e risultati, ci dirà effettivamente cosa saremo, dove ci troveremo, dove eventualmente migliorare o confermare quanto fatto in questi giorni”.

Su Ardizzone e Taugourdeau: “Fino a quando saranno qui, saranno tutti funzionali. Devono sentirsi tutti partecipi del lavoro che stiamo facendo perché sono calciatori che in questo momento sono sotto contratto con la Turris e che vestono la maglia della Turris, quindi devono necessariamente sentirsi parte di questa squadra e fino all’ultimo secondo devono necessariamente dare il massimo perché fino a quando saranno qui, saranno stipendiati dalla Turris e devono necessariamente, obbligatoriamente e moralmente spendere ogni centesimo della loro energia. Poi se il mercato dirà altro o la volontà dei ragazzi dirà altro, parleremo di altro quando sai verificheranno certe cose, ma fino a quando saranno con me, devono dare il massimo di loro stessi”.

La posizione di Ercolano e Frascatore: Conosco perfettamente ogni singolo elemento di questa squadra, ma è una conoscenza indiretta perché l’ho fatta attraverso i filmati o perché li ho affrontati o perché comunque fa parte del mio mestiere, ma quando sei con loro è tutta un’altra cosa. Li conosci da vicino, riesci a capire e comprendere le caratteristiche non solo tecniche, ma anche quelle morali, di applicazione ed anche le prerogative, quindi è una fase di studio anche per me. So che ho a disposizione tanti ragazzi che in questo momento stanno facendo quello che chiedo e qualcuno dovrà probabilmente giocare fuori ruolo perché abbiamo qualche defezione in qualche zona di campo. Questo mi servirà anche per capire la loro disponibilità. Ercolano è un calciatore molto duttile, mi piace lavorare molto con questi elementi perché ti danno la possibilità anche di cambiare struttura di squadra all’interno della partita anche senza fare cambi. È giovane, ha una mente plasmabile, quindi le informazioni che riceverà in questi giorni sono utili a lui per la sua crescita personale e quindi deve essere una spugna per assorbire informazioni, crescere, maturarsi come atleta e poi troverà la continuità che lui stesso richiede. Nessun allenatore promette ai calciatori che giocheranno di sicuro, soprattutto nel calcio di oggi dove ci sono cinque cambi e quindi con rotazione continua e l’utilizzo di tutte le risorse che ho a disposizione. Per Frascatore vale lo stesso discorso di Ercolano. Ho la fortuna di avere questi calciatori che ho apprezzato ed ammirato da avversario e sono calciatori che mi permettono di fare qualsiasi cosa anche quando li avrò tutti a disposizione e quindi avere un calciatore che possa giocare sia da difensore centrale che in posizione esterna è una fortuna. Mancherà Contessa per squalifica, ma anche da lui mi aspetto cose buone perché l’anno scorso mi ha fatto impazzire da avversario, quindi deve assolutamente tirare fuori quelle capacità ed abilità che ha. Si tratta solo di fare un reset dal punto di vista emotivo ed è un discorso che vale per tutti. Riparte un altro ciclo in cui voglio entusiasmo, partecipazione costante, ogni giorno e in ogni attività che svolgeremo in campo perché il risultato della partita non dipende solo dalla gara, ma da come andremo alla ricerca della vittoria durante la settimana”.

Su Haoudi: “Anche per lui mi trovo in una fase di studio. Passerò per l’allenatore integralista del 4-3-3, ma chi mi ha conosciuto sa che non è così perché ho giocato con tutti i sistemi tattici. Il sistema tattico lo fa la rosa dei calciatori a disposizione. Anche con lui ho parlato chiaramente, è un calciatore che si deve disciplinare perché il calcio di oggi lo impone. È un calciatore che deve mettere nelle proprie corde, al cento per cento, entrambe le fasi perché non può giocare verso una sola direzione. Ha grandi qualità tecniche, ma dovranno essere sfruttate per il bene della squadra. Per la collocazione ci sarà una posizione di partenza, poi in base alla partita e alla conoscenza durante gli allenamenti cercheremo di trovare il miglior abito per questa squadra”.

Sugli infortunati: “Sono in ripresa, ma non credo di recuperare qualcuno per questa partita. Da questo punto di vista c’è qualche problema, ma andremo in campo in undici e so che chi andrà in campo farà fortemente la sua parte anche se dovesse giocare fuori ruolo. Mi interessa la mentalità con la quale si affronta la partita, sicuramente saremo undici contro undici”.