TUTTO E' - Lo studio degli indici di pericolosità (IPO): Turris da primato!

Il sistema che misura la capacità offensiva delle squadre premia quella di Caneo, “battuta” solo dal Monopoli in questa graduatoria.
La crescita passa per una miglior finalizzazione.
01.10.2021 08:00 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Fonte: Tutto E'...Sport
TUTTO E' - Lo studio degli indici di pericolosità (IPO): Turris da primato!

“Per la mole di gioco prodotta, per le occasioni da gol create, la Turris dovrebbe avere molti più punti di quelli che attualmente recita la classifica”. Le parole di mister Caneo, ribadite nelle ultime conferenze stampa, sembrano trovare controprova in precisi e minuziosi dati statistici. In particolare, tali dati si riferiscono all’Ipo (Indice di pericolosità di una squadra), che misura la capacità dimostrata da ogni team di creare situazioni potenzialmente pericolose per l’avversario durante la partita e quantifica, quindi, la pericolosità offensiva di una squadra, al di là dei gol realmente segnati. Questo nuovo strumento statistico è stato ideato da Maurizio Viscidi, coordinatore delle Nazionali giovanili, ed è attualmente utilizzato dalla maggior parte delle compagini professionistiche (compresa la Turris con il lavoro del match analyst Gennaro Bruno) per valutare più oggettivamente il rendimento delle formazioni.

Per calcolarlo vengono presi in considerazione soltanto gli ultimi venticinque metri di campo. Ogni situazione di gioco ha un suo punteggio, dove la palla gol (10 punti) è l'unità di misura di riferimento. Tra i parametri più interessanti e con un maggior peso ponderale, oltre a corner, cross, punizioni, tiri da fuori area, vi sono proprio la “palla gol” (situazione offensiva in cui il giocatore si trova a calciare o a colpire di testa da posizione centrale ravvicinata, davanti al portiere, senza nessun avversario davanti) e “l’azione promettente” (ogni potenziale occasione da gol - uomo davanti a portiere - vanificata al momento dell’assist, per imprecisione del passaggio o per effetto di un intervento decisivo della difesa). Così facendo, ogni squadra, in base a quanto creato durante i novanta minuti, ottiene un punteggio, cioè la sua pericolosità in quella partita.

Ebbene, sulla base dei dati calcolati, la Turris fin qui ha avuto quasi sempre un Ipo superiore all’avversario, spesso anche in modo abbastanza netto, ad eccezione del match col Monopoli (sul cui calcolo incide, però, il rigore ottenuto dai pugliesi). Il paradosso, tra l’altro, risiede nel fatto che la Turris abbia avuto l’indice di pericolosità più alto proprio nelle partite dove ha raccolto meno. Si prenda, ad esempio, il pareggio di Taranto, dove i corallini hanno ottenuto un Ipo di 65 punti rispetto ai 31 della compagine ionica, o la sconfitta interna col Picerno, dove hanno totalizzato 70 punti contro i 26 lucani.

Un dato che lascia sicuramente riflettere e che denota come la crescita della formazione di Caneo doveva necessariamente passare per una maggiore capacità realizzativa sotto porta, così come verificatosi nelle ultime due trasferte vincenti contro Foggia e Catania, scaturite entrambe da due grandi poker che hanno visto come protagonisti le punte del tridente offensivo, sbloccatesi dopo un inizio di stagione all'asciutto.

Un salto di qualità necessario anche per giustificare qualche rischio maggiore in difesa, scaturito inevitabilmente da una spiccata vocazione offensiva della squadra, come testimoniano i numeri sopracitati.

LE PRIME 5 GARE IN “IPO”

TARANTO-TURRIS: 31 vs 65

TURRIS-MONOPOLI: 53 vs 54

FOGGIA-TURRIS:  64 vs 68

TURRIS-PICERNO: 70 vs 26

VIBONESE-TURRIS: 49 vs 59