Caneo: "Gara incredibile, ma il cammino salvezza è appena iniziato. La rosa mi dà garanzie, Nocerino un'arma in più. Su Frascatore..."

Queste le parole del tecnico Bruno Caneo nella conferenza stampa post-partita.
L’analisi della gara: “Abbiamo avuto la fiducia di non abbatterci dopo il gol, anche perché sapevamo di incontrare un squadra importante, di prima fascia, di primo livello, con calciatori importanti e strutturalmente forti, tecnicamente validi, quindi da quel punto di vista la reazione avuta è confortante perché non è facile. Quando incontri squadre di questo spessore, avere poi la possibilità di reagire, fare gol ed andare in vantaggio. Vuol dire che c’è uno spirito buono, giusto, magari tante cose sono andate per il verso giusto, però sono dell’avviso che le cose che devi far andare bene le devi condurre, cioè le devi fare, le devi preparare e sviluppare. Sono contento per i ragazzi perché hanno fatto una partita incredibile e abbiamo fatto praticamente tutto quello che dovevamo fare, non siamo mai stati al di sotto nella mentalità né dal punto di vista fisico e quindi siamo contenti. Allo stesso tempo dico che ci mancano quarantatré punti alla salvezza e non è la classica battuta, ma è la verità. Dobbiamo volare bassi, cercare di fare più punti possibili e poi vedere a che livello siamo nell’arco del campionato. La squadra mi dà ampie garanzie di avere una tenuta importante, sono tutti calciatori che hanno delle qualità, ma che soprattutto, come gli ho detto oggi, hanno fame, perché quando una squadra ha fame di risultati e di essere protagonisti, l’allenatore ha più facilità nel farli giocare e nel mettere su la mentalità che possa farli rendere protagonisti in una partita e in un campionato”.
Sul passaggio al 3-5-2 nel corso del secondo tempo: “Sì, loro spingevano e quindi ho dovuto arginare la loro spinta, anche perché avevamo dato molto dal punto di vista fisico e quindi ho dato rispetto al Benevento, ma allo stesso tempo delle certezze e delle sicurezze alla squadra. Però questa è anche un’arma a doppio taglio, cioè se cambi e le cose poi vanno male allora ti dicono che hai sbagliato a cambiare, però la qualità e la mentalità di questi ragazzi per ora mi danno grande affidabilità”.
Sulla scelta di Nocerino dal primo minuto: “Ha fatto quaranta giorni in crescita e più passavano i giorni più mi dava l'impressione che fosse proprio un ragazzo che fosse già pronto per entrare in campo ed oggi l’ha dimostrato. Non è facile entrare in un contesto del genere e dimostrare capacità fisiche e tecniche, quindi è un’arma in più che abbiamo per il campionato”.
Sul reparto offensivo: “Come ho già detto, ho sette attaccanti importanti, quindi ci possono essere alternative valide, mi danno grande fiducia. Volevo cambiare i tre attaccanti, poi ho pensato che forse era meglio dare più equilibrio a centrocampo visto che Daniele e Iacopo avevamo dato tantissimo, ho cercato di rinforzare il centrocampo per avere più forza nel difendere”.
Sulla sofferenza vista in occasione delle palle inattive: “Loro fisicamente erano tosti e quando hai tre-quattro calciatori con una fisicità importante, è chiaro che fai fatica. Abbiamo sbagliato a non uscire o a non marcare sulla seconda palla e dopo ci siamo fatti infilare. Sono errori sui quali ci si deve lavorare per eliminarli”.
Su Frascatore: “È già dentro. Ha fatto un mese di allenamenti sottotono e quindi non mi sembrava giusto metterlo dall’inizio, anche perché ci sono delle dinamiche di meritocrazia in squadra. Oggi è entrato e ha dimostrato che è di nuovo con noi, che ci può dare una grossa mano. Settimana prossima sarà al centodieci per cento, poi le scelte sono mie”.
Sul Benevento: “Squadra organizzata, con una bella qualità tecnica individuale. Conoscevo già il tecnico dal campionato scorso, ha fatto sempre giocare bene le squadre, ha delle idee. Mi son permesso di dire, senza offendere nessuno, che avremmo incontrato una squadra forte, con degli elementi importanti, ma che in questo momento secondo me non era pronta. Anche perché lavorando male, non so l’allenatore in che percentuale sia stato incisivo nel dare un’identità alla squadra in questo momento, quindi senza offendere nessuno, ho solo detto una cosa che mi sembra sia alla luce del sole. La difficoltà iniziale è di creare una vera identità con la forza del gruppo e la forza della qualità. È la prima partita, ma la prima partita non dice niente e dice tutto, però il lavoro paga e la forza del Benevento deve essere quella di credere nell’allenatore e nel progetto di ripristino di una certa identità e poi andare avanti”.
Su Matera: “Si è allenato appena un giorno. Ad Avellino, però, si è sempre allenato e ha partecipato alle amichevoli. È un ragazzo serio, è entrato bene, ha dato un po' di supporto e sicurezza, ha fatto quello che doveva fare”.