D come Dignità…

22.04.2015 12:00 di  tuttoturris .com   vedi letture
D come Dignità…

La Turris torna in serie D dopo un anno di inferno in Eccellenza. Lo fa trionfando e lo fa soprattutto vincendo sul campo, senza acquisire titoli o usufruire di ripescaggi. Una vittoria che va oltre il risultato sportivo in sé, una vittoria che servirà a compattare l’ambiente violentato dalle passate gestioni societarie, una vittoria che vale la dignità di una tifoseria, spesso calpestata dagli ultimi presidenti, intolleranti e allergici a qualsiasi rapporto con la piazza, tifosi o stampa che sia.

Non era facile... A luglio il pallone neanche rotolava all’Amerigo Liguori dopo la solita estate, fatta di roventi trattative e borbottii tra valzer di titoli e fans degli ex presidenti. La Turris sta conquistando di nuovo e lentamente i propri tifosi attraverso il rispetto che si deve ad una piazza martoriata dalle ultime gestioni societarie. Ultras e tifosi semplici questo chiedevano: il rispetto, al di là della categoria. Un rispetto che ha portato a ridare dignità alla piazza corallina. È chiaro che il risultato sportivo ha dato una grossa mano a Giugliano e Vitaglione, abili a tenere ben strette le fila tra stampa, squadra e ambiente (e non era facile).

La serie D deve comunque essere intesa non come punto di arrivo, ma come trampolino di lancio verso altri palcoscenici sin qui sbandierati solo da ex presidenti, che hanno tuttavia solo illuso e calpestato l’animo dei tifosi. Appunto la serie D, da affrontare l’anno venturo per divertirsi, partendo a fari spenti, tenendo presente la spending review e considerandola comunque come una vecchia serie C2, viste le riforme di Macalli degli ultimi anni ed i tempi di crisi che corrono. Non è detto comunque che non ci si possa divertire e buttare l’occhio alla Lega Pro, ma senza illudersi, tenendo presente che dodici mesi fa Moxedano di questi tempi portava la Turris (o Neapolis?) lontano dal Liguori, dove c’era addirittura il timore di parlare.

L’entusiasmo attuale, unito alla riacquisizione del logo e marchio storico, passando per il cambio di denominazione di questa estate, dovranno fungere da molla per la tifoseria, per dare quella spinta importante anche ad aiutare questa società, che di aiuto comunque necessita, ma soprattutto l’aiuto lo merita per il rispetto mostrato e per la dignità restituita. Qualcuno obietterà che in passato Moxedano e Gaglione non sono stati aiutati? Falso, i pienoni al Liguori li hanno goduti anche loro, la passione pure, la stampa spesso li ha aiutati, ma alle prime difficoltà non hanno fatto altro che negare tutto, mettendo tutti contro tutti, creando poi sacche di resistenza e nostalgici che adesso possono solo borbottare nelle loro stanze.

La serie D deve quindi essere vista come il ritrovo della Dignità, del poter andare allo stadio liberi e scevri da qualsiasi condizionamento o timore reverenziale. I risultati saranno anche la diretta conseguenza di un ambiente più armonioso che dovrà compattarsi ancor di più, aiutandosi l’un l’altro e cavalcando l’entusiasmo creato quest’anno.

La D ci aspetta e la Turris necessiterà di tutte le componenti possibili, ma sicuramente non avrà più bisogno delle maglie verdi passate per rosse o di scuole calcio…