Sibilia: "La ripresa? Decidiamo tutti insieme, dalla A alla D". Si valuta anche il congelamento degli under...

09.04.2020 06:20 di  tuttoturris .com   vedi letture
Fonte: Foggia iam calcio
Sibilia: "La ripresa? Decidiamo tutti insieme, dalla A alla D".  Si valuta anche il congelamento degli under...
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'Italia è ferma da un mese ormai. Il Coronavirus sta tenendo in ostaggio tutto il mondo, anche se nel nostro paese il trend sembra aver invertito, anche se lentamente, la rotta. Non ci si può muovere comunque, soprattutto ora, per permettere all'intero paese di poter ripartire tra qualche settimana. Tanti sono i settori frenati e colpiti dall'epidemia, tra questi c'è anche il calcio. Non solo quello dei "big" ma anche quello dei dilettanti. Un vortice sportivo-sociale che riguarda oltre un milione di tesserati e addetti ai lavori. 

Quando si ripartirà? Come si ripartirà? Quali danni subirà? A tutte queste domande ha risposto Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, intervistato in diretta Facebook sui nostri canali social in esclusiva per la nostra redazione.  

Presidente, in primis la classica domanda che va avanti ormai da settimane: ci sono prospettive per la ripresa sia per campionati che per le coppe del panorama dilettantistico? Quali sono le possibili soluzioni al vaglio e soprattutto, è stato considerato il caso di Lombardia, Veneto e Piemonte che potrebbero aver bisogno di più tempo per la ripresa delle attività?

Iniziamo con il puntualizzare la posizione, che ho più volte espresso, ovvero che i nostri tempi verranno dettati dalla tragedia che stiamo vivendo del Coronavirus. Tutte le previsioni che facciamo, potrebbero essere smentite in pochi giorni perché i tempi non li dettiamo noi. Noi siamo convinti che l’unico giudice per sancire tutto debba essere il campo, debbano essere le partite. Dev’esserci la possibilità che un campionato possa raggiungere l’obiettivo di concludersi. Per quanto ci riguarda come LND, abbiamo anche valutato più volte la possibilità di riprendere i campionati e come farlo. Al momento dobbiamo solo aspettare autorità sanitarie e di governo che ci possano dire quali saranno le condizioni in cui ci ritroveremo tra qualche settimana o tra un mese. Attendiamo il nullaosta da parte loro, noi non rischieremo nulla per la salute di tutti. Mi rendo conto che ci sono regioni che più di altre stanno soffrendo la situazione, proprio per questo sono in stretto contatto con gli esponenti di quelle regioni. Quando ci verranno date indicazioni dalle autorità, ci confronteremo e vedremo il da farsi".

Vista l’intenzione di riprendere i campionati, si è pensato ad una finestra temporale dove far svolgere una preparazione atletica alle squadre tutelando i giocatori ad una esposizione non troppo alta di infortuni? C’è una data ipotetica per la ripresa degli allenamenti?

Abbiamo più volte avuto un confronto con tutte le componenti del calcio italiano. Più volte ci siamo soffermati su questa domanda. Si sono fatte più ipotesi: per quanto ci riguarda, abbiamo la necessità di avere una quarantina di giorni per concludere i nostri campionati, soprattutto quelli di Serie D ed Eccellenza. Nei comitati regionali hanno fatto lo screening delle partite che mancano, e sono intorno alle 7-8 partite più i playoff, playout e quant’altro. Dopo il via libera delle autorità, potremo essere più compiuti nelle decisioni. Se dovessimo ricominciare il 20 maggio, potremmo concludere il tutto il 30 giugno senza sforare quindi quella che è la data ultima di una stagione sportiva.

Le future decisioni della Lega Nazionale Dilettanti quanto dipenderanno da quelle delle leghe professionistiche?

Domani pomeriggio riparleremo tutti insieme in videoconferenza. Penso che il calcio ne debba uscire per intero, nella totalità, prendendo decisioni condivise all’unanimità. Se siamo tutti compatti, saranno meno gli sforzi per portare a termine la situazione. Le decisioni finali comunque verranno prese in Consiglio Federale.

Considerando che sono stati cancellati Torneo di Viareggio e Torneo delle Regioni, vetrina importante per gli under, si può pensare di confermare anche per la prossima stagione lo stesso numero e gli stessi obblighi relativi agli anni (1999, 2000, 2001 per la D, 2000-2001 per i campionati regionali) degli under?

E’ una valutazione che abbiamo già fatto. Sono penalizzati gli under che fanno parte delle squadre di questo campionato. Da quando mi sono insediato, abbiamo aumentato il numero di rappresentative nazionali. Ci troviamo in sofferenza, è una questione quella del ‘congelamento’ che sarà posta in fase di Consiglio Federale. E’ una riflessione doverosa che tutti dobbiamo fare, al di là di quella che sarà poi la decisione.

Parlando di ripresa, il focus è stato più sui campionati di Serie D ed Eccellenza, ma ovviamente sono anche tanti i campionati dalla Promozione alla Terza Categoria. Visto che in questi campionati la maggior parte dei calciatori lavora oltre a giocare a calcio, è pensabile stilare calendari che vadano anche oltre il 30 giugno?

Sono tutte ipotesi sul tavolo. Abbiamo bisogno di 40 giorni, significa che probabilmente dobbiamo svolgere qualche turno infrasettimanale. Mi rendo conto delle difficoltà, se dobbiamo sforare oltre il 30 giugno, bisogna ottenere delle autorizzazioni perché subentrano i problemi dei tesseramenti, delle assicurazioni e molto altro. Ora mi sto focalizzando sull’eventuale ripresa dei campionati, poi si valutano tutte le ipotesi. Teniamo anche conto che con l’ora legale, con l’estate che incombe, è probabile anche che si possa giocare in orari serali.

Nel caso in cui dovessero esserci molte difficoltà economiche da parte delle società tra agosto e settembre, si può pensare ad una riduzione dei gironi di Serie D da 9 a 7 visto che al momento quasi tutte le società sono affiancate da aziende che investono soldi?

Ho più volte sottolineato che, per quanto ci riguarda, la relazione che abbiamo fatto preparare va proprio in questa direzione, ovvero che tutti i presidenti, sono soprattutto commercianti, artigiani, piccoli imprenditori, professionisti che vivono per il loro lavoro. In questa relazione, presentata al ministro, abbiamo dato questi riferimenti. Sicuramente avremo una ripercussione negativa dal punto di vista economico-finanziario. Vediamo cosa succede, se arriverà qualcosa di concreto da parte del governo. E’ doveroso farlo, e deve arrivare ovviamente prima dell’inizio della prossima stagione.