Intervista Amarcord - L'ex Landini ricorda Nardò-Turris: "Una salvezza epica. Le botte divennero carezze..."

13.02.2016 16:58 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Intervista Amarcord - L'ex Landini ricorda Nardò-Turris: "Una salvezza epica. Le botte divennero carezze..."

Nardò-Turris non è una partita come le altre per i tifosi corallini. Tutti gli amanti dei colori biancorossi ricordano questo match come l’ultima grande gioia vissuta nei 30 anni ininterrotti di professionismo, prima della caduta negli inferi dell’Interregionale. Era infatti la stagione 1999/2000, quando i corallini disputarono il ritorno dello spareggio play-out al Comunale di Nardò, conquistando la permanenza nella vecchia C2 al termine di una remuntada storica (da 2-0 a 2-2). Un dentro-fuori al cardiopalma, che si concluse con la salvezza della Turris e con un’amarissima retrocessione per i neretini (che comunque vennero poi ripescati).

L’EROE DI NARDO’ - Protagonista indiscusso di quel match fu il bomber Luis Landini, che al 19’ della ripresa zittì lo stadio con il gol del 2-2, facendo scoppiare il settore destinato ai supporters corallini. L’eroe di Nardò ha ripercorso quei momenti, intervistato in esclusiva dalla redazione di TuttoTurris: “Ricordo quella gara come se fosse ieri. Senza dubbio rappresenta uno dei momenti più belli della mia carriera, se non il più importante in assoluto. Dopo aver vinto all’andata 2-1, avevamo comunque bisogno di almeno un pareggio al ritorno per salvarci. Sapevamo che a Nardò avremmo trovato un clima molto caldo, ma dopo soli 10 minuti di gioco quella bolgia era diventata infernale, dato che eravamo giá sotto di due reti. Quel primo tempo fu da incubo, dato che il Nardò andò vicino al gol in molte altre occasioni. A 5 minuti dalla fine della prima frazione eravamo spacciati, ma ci pensò Galli a riaccendere le speranze con una rete forse inaspettata, visto che stavamo soffrendo tanto. Quella rete però ci diede la forza per provare a fare l’impresa e cominciammo a crederci fortemente quando il Nardò rimase in dieci uomini, all’inizio del secondo tempo. E’ stato in quel momento che abbiamo capito che dovevamo insistere e al 19’ mi è capita la palla giusta per realizzare il gol del 2-2. Una rete che valse la salvezza e che ancora oggi vedo e rivedo su Youtube...”.

IL CALDO FINALE ED IL MAGICO RITORNO – Landini ricorda anche quello che successe dopo il fischio finale: “Facemmo un’impresa incredibile, che fu mal digerita dai tifosi di casa, i quali ci aggredirono al ritorno negli spogliatoi. Ma quelle botte in realtá non le abbiamo mai realmente patite, perchè la gioia era così forte da non farci sentir alcun dolore. Quello spiacevole episodio non rovinò la festa con i nostri tifosi e ricordo con immensa gioia il viaggio di ritorno. Sulla carta doveva durare 5/6 ore, ma in quel caso il tempo volò. Fu una salvezza straordinaria per il modo in cui fu ottenuta e molti meriti li ebbe anche mister Lombardi, che preparò alla grande quelle due gare, curando tutti i dettagli sia sotto l’aspetto tattico che psicologico”.

IL LEGAME CON LA PIAZZA – Nonostante quel gol pesantissimo, a fine stagione le strade tra Landini e la Turris si separarono, ma il suo rapporto con i tifosi è sempre rimasto splendido: Avevo un contratto di due anni con la Turris, ma la societá dopo la salvezza volle ridiscuterne le condizioni, facendomi una proposta oscena in termini di ingaggio. Avevo capito di non rientrare nei piani del futuro allenatore (Ernesto Apuzzo) e così andai a giocare in C1 ad Andria. Fu un immenso dispiacere per me perchè, pur essendo arrivato solo a Gennaio, mi ero trovato benissimo a Torre del Greco, con il pubblico più caloroso che ho avuto in carriera. Ancora oggi alcuni tifosi mi ringraziano per quel gol e posso dire che la Turris occuperá per sempre un pezzo del mio cuore, sperando che possa tornare quanto prima nel palcoscenico che merita”.