Fatture false durante la gestione Moxedano: la nuova Turris prende le distanze

09.02.2018 14:05 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Fonte: comunicato stampa
Fatture false durante la gestione Moxedano: la nuova Turris prende le distanze

L’AP Turris ASD, nella figura del presidente Antonio Colantonio e del direttore generale Rosario Primicile, tende a fare chiarezza in merito ad un articolo pubblicato sul quotidiano online Cronache della Campania sulla questione fatturazione false inerenti il periodo della presidente Moxedano. Non volendo entrare nel dettaglio in aspetti giuridici, l’attuale società ci tiene a chiarire che l’allora società non era affatto rinconducile all’attuale Turris, sia per denominazione che per sede sociale, in quanto si era difronte alla Neapolis Mugnano con sede non a Torre del Greco. Precisazioni dovute per evidenziare la trasparenza dell’attuale gestione e la correttezza alla quale si ispira il nuovo corso della Turris.

Ecco l'articolo in questione pubblicato da "Cronache della Campania"...

Avevano messo in piedi un giro di false fatture per la sponsorizzazione della società di calcio di serie D, Turris di Torre del Greco, ma dopo una lunga indagine i fratelli Moxedano e in modo particolare Mario, ex vice presidente del Napoli e poi presidente del Savoia che portò in serie B sul finire degli anni Novanta e poi presidente della Turris e quindi della Neapolis -Mugnano, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza che ha operato un sequestro beni.

Nella mattinata odierna, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, riguardante due società con sede in Mugnano di Napoli che gestiscono sale da gioco per reati di fatturazione per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. le società in questione cono dei fratelli Moxedano che gestiono le sale gioco denominate Re Bingo a Mugnano e a Pompei.

La misura cautelare patrimoniale scaturisce da una verifica fiscale dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale Il di Napoli nei confronti di un’associazione sportiva dilettantistica  Turris di Torre del Greco  che milita nel campionato nazionale di serie D nell’ambito della quale emergeva che tale associazione aveva emesso fatture per false prestazioni di sponsorizzazione nei confronti delle società destinatarie della misura odierna consentendole di evadere le imposte per importi, rispettivamente, pari a euro 182.817,25 e euro 39.600,00 negli anni 2011, 2012 e 2013.

Secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal GIP, il rappresentante legale di una delle società – dopo aver beneficiato delle condotte di evasione fiscale – si sottraeva in modo fraudolento al pagamento delle imposte, versando la somma di euro 993.500,00 per l’acquisto di un immobile di pregio sito in Napoli, e attribuendone la nuda proprietà al nipote e il diritto di usufrutto al proprio coniuge.

Si procedeva inoltre al sequestro diretto dell’immobile in questione nonché delle disponibilità finanziarie della due società e degli altri beni mobili e immobili degli indagati per un importo equivalente al profitto dell’evasione fiscale. Durante l’esecuzione del provvedimento, si è anche proceduto al sequestro un’autovettura di lusso che veniva individuata sul posto. Le misure restrittive reali si inseriscono nel quadro di una più ampia e mirata azione di contrasto all’evasione fiscale condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord con l’ausilio della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate. L’evasione fiscale, infatti, oltre a danneggiare gravemente le finanze dello Stato, altera la leale concorrenza tra le aziende ed impedisce l’equa ripartizione del carico fiscale tra cittadini e imprese.