Potenza, Vertolomo e Vangone: "Giunta un'offerta, ma non cediamo il club. Sui debiti..."

20.05.2016 12:37 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Fonte: pietroscognamiglio.it
Potenza, Vertolomo e Vangone: "Giunta un'offerta, ma non cediamo il club. Sui debiti..."

“Non cediamo la maggioranza del Potenza, questo lo avevamo già messo in chiaro”. Andrea Vertolomo e Umberto Vangone intervengono per fare chiarezza, nel cuore di una settimana cruciale per le sorti del club rossoblù. A Roma è in programma l’appuntamento con Mimmo Giacomarro per ragionare sulla fattibilità di un nuovo corso da affidare al tecnico siciliano per il dopo Marra, ma sono in atto anche dinamiche riguardanti l’assetto societario. I due presidenti del club rossoblù hanno voluto dire la loro sulla trattativa per l’ingresso nel club dell’imprenditore di Pescopagano Abramo Mescia, rappresentato dall’amico Eziolino Capuano come intermediario.

“Abbiamo incontrato Capuano a Battipaglia – spiega Vertolomo – ricevendo da lui un’offerta tra i 150 e i 200mila euro per acquisire il controllo della maggioranza del Potenza Calcio. Nella proposta, stando a quanto ci ha riferito Capuano, che ringraziamo in ogni caso per l’interesse da lui sempre manifestato verso la piazza potentina, si ragionava di mantenere a carico mio e di Vangone l’attuale esposizione debitoria, sulla quale stiamo lavorando da tempo nell’ottica di azzerarla”.

Perché l’offerta è stata rifiutata?

“E’ improprio parlare di un rifiuto, lo dico anche a nome del mio socio Umberto Vangone: mai abbiamo pensato di andare via da Potenza e questo è il presupposto con il quale ci confrontiamo con tutti gli interlocutori. Ci siamo detti disponibili a cedere al massimo il 50 percento delle quote, nell’ottica di un’amministrazione condivisa con ruoli da determinare in un nuovo organigramma. Non è nostra intenzione cedere l’intero pacchetto o diventare soci di minoranza. Abbiamo spiegato a Capuano che si potrebbe tranquillamente parlare di un contributo di sponsorizzazione, se l’imprenditore fosse interessato. Di certo ci avrebbe fatto piacere incontrare direttamente Abramo Mescia, speriamo sia ancora possibile, perché un discorso di questa portata è comunque atipico che venga affidato a un intermediario, pur rispettabilissimo come il mister Capuano”.

Ha parlato di esposizione debitoria. A quanto ammonta?

“Tra le situazioni vertenziali ancora da chiudere della stagione 2014-’15 e le transazioni da ultimare con i tesserati per la stagione in corso siamo intorno ai 110mila euro, cifra che ovviamente è destinata a ridursi man mano che si andranno a chiudere gli accordi. Il nostro obiettivo è rendere la società pulita. Da questo conteggio escludo i contenziosi per situazioni gestionali extra calcistiche, da risolversi eventualmente in sede di giustizia ordinaria. La fideiussione da 31mila euro già depositata la scorsa estate, integrata di eventuali sottrazioni per le multe ricevute nella stagione in corso, sarà valida per garantire l’iscrizione del Potenza al prossimo campionato. Nell’ambito del progetto triennale più volte esplicitato, punteremo a una stagione di vertice con l’obiettivo di raggiungere il professionismo”.

Rimanete aperti ai contributi della città?

“Certo, alle condizioni già esposte. Ovviamente eventuali discorsi vanno definiti presto, perché à già tempo di partire con la nuova programmazione. Contiamo di poter coinvolgere nel nuovo organigramma, con il ruolo di direttore generale, un professionista potentino serio e preparato come Michele Saponara. Non smetteremo mai di ringraziare anche Rocco Greco, che nella stagione in corso ci è stato vicino con un contributo fattivo e operoso. Se in città trovassimo dieci come lui, il Potenza avrebbe un futuro radioso garantito”.