Turris, mercato concreto e funzionale: ora l’ultimo sforzo per poter "sognare"...

14.07.2018 18:00 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Turris, mercato concreto e funzionale: ora l’ultimo sforzo per poter "sognare"...
© foto di pasquale d'orsi

L’attesa sta per scadere. Ancora pochi giorni e finalmente i tifosi della Turris potranno tornare allo stadio per vedere di nuovo all’opera i colori del cuore. Gli allenamenti partiranno il 23 luglio, ma ragionando per assurdo la truppa di Grimaldi si sarebbe potuta radunare già da varie settimane, grazie ad un organico allestito con largo anticipo, sbaragliando così una concorrenza ancora in alto mare nell’organizzazione della prossima stagione.

L’anno scorso di questi tempi ci si chiedeva se la Turris fosse ancora esistita, sorte che purtroppo sta toccando ad altre realtà vicine e lontane. Oggi invece nell’ambiente corallino già è possibile fare un primo bilancio del mercato, aspetto che già di per sé dovrebbe rendere fiera una piazza reduce da troppe ed immeritate sofferenze.

Detto questo, in attesa dei responsi del campo, unico giudice supremo e veritiero, sulla carta si può considerare molto positivo il mercato della Turris, in linea con le ambizioni del club. Il ds Governucci ha infatti puntato sulle migliori espressioni campane degli ultimi anni, con la maggior parte dei giocatori che nelle ultime stagioni hanno lottato per i primi 5-6 posti, tenendo sempre presente l’idea di gioco che ha in mente mister Grimaldi. Si nota subito infatti una rosa costruita secondo una logica quanto meno coerente, poi se sarà giusta o sbagliata lo si saprà solo a maggio.

Ma già questo è un punto di partenza importante, rispetto all’accozzaglia di grandi nomi ma poco assortiti che due anni fa finì per illudere ben presto l’intera tifoseria corallina. Una squadra funzionale all’idea di gioco del mister e non viceversa, senza la necessità del trainer di dover adeguare il proprio credo a quelle che sono le occasioni del mercato, come spesso succede nei Dilettanti.

Altro dato che balza subito all’occhio è anche l’età media di alcuni dei nuovi arrivi: da Longo ad Aliperta, passando per Vacca, Celiento, Albanese ecc.. Giocatori già formati e maturi, ma che non hanno ancora raggiunto l’apice della propria carriera, giunti a Torre con la possibilità e la motivazione di conquistare uno step più alto. Insomma, dotati ancora di quella fame di campo che in D fa la differenza.

Una rosa ad oggi già abbastanza valida e competitiva, ma che farebbe un ulteriore salto di qualità aggiungendovi una ciliegina, un “numero 10” d’esperienza e fantasia che si caricherebbe la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà. Un ultimo sforzo che innescherebbe quella “licenza di sognare” che lo stesso club ha legittimato durante la presentazione.

Non un obbligo e nemmeno un’ossessione, ma la voglia di giocarsela per i posti che contano. Il progetto è e resta triennale, ma questa Turris e questa società già oggi hanno la forza di potersi avvicinare al tavolo delle grandi. A maggior ragione se il criterio dell’alternanza alla fine dovesse ubicare i corallini nel girone calabro-siciliano, nel quale ad oggi non si prevedono corazzate o schiacciasassi e dove tutte potrebbero aspirare a qualcosa di ambizioso.

Basta poco per sognare, basta l’ultimo sforzo….