Focus Tutto E' - Turris tra le regine delle plusvalenze: le operazioni Tascone e Pandolfi i fiori all'occhiello...

30.07.2022 13:15 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Fonte: Tutto E'
Focus Tutto E' - Turris tra le regine delle plusvalenze: le operazioni Tascone e Pandolfi i fiori all'occhiello...

Per le società di C è sempre più complicato arrivare all’autofinanziamento, dato che le entrate sono assai ridotte rispetto alle categorie superiori, in particolare per quanto concerne le ripartizioni dei diritti tv, mentre le spese restano comunque alte, anche da un punto di vista fiscale-contributivo.

Se la perfetta equazione tra entrate ed uscite, pertanto, rappresenta un obiettivo difficilmente perseguibile in questo momento storico, soprattutto nell’era post-Covid, sono invece rarissimi i club che riescono ad equilibrare il bilancio attraverso la compravendita dei cartellini dei calciatori. Tra questi c’è proprio la Turris, che nell’ultimo anno e mezzo si è contraddistinta tra le “regine delle plusvalenze”, dato che nel girone C è stata la terza squadra ad ottenere maggiori ricavi dalla cessione dei propri tesserati dopo Palermo e Catanzaro.

Nello specifico, i corallini hanno ottenuto circa 600 mila euro dalle cessioni di Pandolfi (prima al Brescia e poi al Cosenza) e Tascone, elementi che erano stati ingaggiati a parametro zero (la somma può ulteriormente lievitare con il probabile riscatto del “baby” Lombardo da parte del Sassuolo). Al Sud hanno fatto meglio solo i calabresi con il passaggio di Bayeye al Torino (750 mila euro) ed i siciliani con quello di bomber Lucca al Pisa per circa 2 milioni. Il paragone tra la Turris e queste società, tuttavia, regge fino ad un certo punto, dato che queste ultime hanno costi ed introiti, soprattutto quelli derivanti dal botteghino, nettamente superiori. Pertanto, al netto degli investimenti e delle possibilità in termini di spesa, le plusvalenze della Turris hanno un peso maggiore e risultano esattamente in linea con la politica del “player trading”, che punta ad individuare calciatori di talento per valorizzarli, prevedere il loro picco e rivenderli dopo uno o due anni, potendo così disporre di un “tesoretto” per autosostenersi con il mercato, cercando di abbinare ai risultati economici le vittorie sportive. Negli ultimi tempi la Turris, sotto la regia del direttore generale dell’area tecnica, Rosario Primicile, è riuscita ad applicare efficacemente questo modello strategico, scommettendo su calciatori che ora hanno un valore di mercato nettamente superiore rispetto al loro approdo a Torre del Greco (su tutti, attualmente, Leonetti e Manzi).

Insomma, vendere al prezzo giusto e al momento giusto. Una condizione che la Turris ha saputo imporre negli ultimi tempi, come dimostra l’inserimento della clausola rescissoria nel contratto di Tascone, pattuita nel momento di massimo rendimento del centrocampista classe ‘97, rilevato dall’Entella la scorsa settimana.