EX CORALLINI - Longo ricorda la Turris: "Realizzato un sogno in due anni. Colantonio unico, con quella maglia ho giocato in stadi storici..."

Fabio Longo, attuale bomber dell'Afragolese e indimenticato capitano della storia recente della Turris, tra l’altro ad oggi capocannoniere del girone G, ha raccontato a SerieD24.com la sua storia, attraversando la sua carriera, passata per scelta tutta in Serie D, con brevi parentesi tra i professionisti.

Sulla metamorfosi tattica che ha determinato la svolta della sua carriera: “È stato alla Frattese, con Teore Grimaldi (ex trainer anche della Turris), che ho cambiato ruolo e sono diventato una prima punta. Da lì in poi ho segnato molto di più, non mi sono più spostato. Il triennio con la Frattese fu assai prolifico, nel mentre mi chiamarono in molti dalla Serie C: ebbi opportunità come Akragas, Catania, Alessandria, tante squadre davvero importanti. Ma io alla fine, anche per questioni economiche, sono rimasto in D dove guadagnavo di più: per me la cosa più importante è sempre stata la famiglia”.

Sulla felice parentesi in rosso corallo: “Il presidente Colantonio è uno di quei presidenti che raramente si trovano: una persona straordinaria e da cui era possibile imparare tanto. Ci mettemmo d’accordo in un attimo. Coltivavamo fortemente il sogno di riportare la Turris in Serie C, dopo due anni ci siamo riusciti ed è stato motivo di grande orgoglio. Mi sono anche tolto lo sfizio di giocare e segnare con la Turris tra i professionisti ma, alla fine, complici anche gli infortuni, pian piano si sono create le basi di una separazione con la società e col presidente, con cui resto amico. La cosa più bella che mi porterò da quella Serie C è l’aver giocato a Catania, a Palermo, a Bari, in stadi che non c’entrano assolutamente niente con la categoria“.