TUTTO E' - La pesante eredità: boom di vertenze da ex tesserati. Clamoroso il caso di Salvatore, ma la Turris avverte...

30.09.2017 15:02 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Fonte: Tutto E'... (Nello Giannantonio)
TUTTO E' - La pesante eredità: boom di vertenze da ex tesserati. Clamoroso il caso di Salvatore, ma la Turris avverte...
© foto di salvatore varo

Il titolo sportivo di serie D, tecnicamente ceduto a titolo gratuito dall’ex presidente Giugliano, lo sta invece pagando “a rate” Antonio Colantonio. Le “rate” sono le vertenze economiche di ex tesserati che man mano stanno pervenendo e che la nuova dirigenza della Turris sta definendo (laddove fondate) per evitare potenziali penalizzazioni nella classifica del campionato in corso.

Il prospetto con i debiti da saldare nei confronti di calciatori e staff tecnico-dirigenziale (perché trai creditori vi figuravano Baratto ma anche il segretario, il massaggiatore o lo stesso Vitaglione per un residuo del compenso come direttore sportivo), consegnato al gruppo Colantonio al momento del passaggio di consegne, quantificava in circa 80mila euro l’esposizione per la stagione 2016-2017, più altri 6.600 euro relativi alla stagione 2015-2016 (vertenze di Lordi, Mazzei e Manzi, tutte nel frattempo chiuse dalla nuova proprietà). E a tutto questo resta sempre da definire la vicenda Giacomarro, passata per la procura federale dopo l’accusa di false attestazioni mossa al tecnico siciliano dalla vecchia dirigenza della Turris. L’esposizione per Colantonio, però, sta lievitando sensibilmente: qualche calciatore ha richiesto più soldi di quanti ne risultavano dalle “carte”; altri millantano crediti non avendo elementi documentali a supporto; peggio ancora, qualche altro ex tesserato che risultava “saldato” pure ha promosso di recente la vertenza.

In tal senso, il caso più recente e clamoroso, che ha fatto andare su di giri Colantonio ed  i suoi collaboratori, riguarda Francesco Salvatore, il calciatore-dipendente di Giuseppe Giugliano. Sentite la sua richiesta alla Turris: 7mila euro. “Quando incontrammo per la prima volta Giugliano lo scorso 24 giugno a Castellammare insieme a Rosario Gaglione per rilevare la società – racconta Rosario Primicile a nome del gruppo Colantonio -, proprio a proposito di Salvatore, ci fu detto e che giocava a titolo gratuito per la Turris avendo un rapporto di lavoro dipendente con il presidente. E ci fu mostrata anche una quietanza liberatoria, che poi misteriosamente non ci è mai stata consegnata insieme agli altri incartamenti ricevuti”.

La Turris ora dovrà difendersi dinanzi alla Commissione accordi economici della Lega Dilettanti, in prima istanza, ma adesso la scena è cambiata. Dopo che sono fioccate altre vertenze (notificate di recente pure quelle di Varriale, anche se prontamente saldata, e Morella), la dirigenza corallina avverte: “Ci difenderemo nelle sedi sportive con gli elementi in nostro possesso ma, laddove i calciatori in questione abbiano dichiarato il falso, andremo avanti anche nelle sedi della giustizia ordinaria. Lo abbiamo già fatto nei confronti di un ex tesserato di cui non facciamo il nome. Ora basta. Da torresi, in questo momento, tuteliamo e difendiamo la Turris ma anche l’onore della città di Torre del Greco, che non può essere offesa  da squallidi teatrini”.

Il presidente Colantonio in prima persona poi chiarisce: Sono infastidito da certe manovre, ma certamente non mollo. Determinate risorse potevano essere destinate al rafforzamento della squadra, invece stiamo giocando un campionato parallelo fatto di vertenze e ricorsi. Il progetto Turris comunque va avanti, questo lo garantisco alla piazza”.