Turris, tifosi a sostegno di Carannante. Ma se il feeling col club si è rotto…

27.11.2017 06:30 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Turris, tifosi a sostegno di Carannante. Ma se il feeling col club si è rotto…
© foto di salvatore varo

Sono ore decisive per il futuro della panchina corallina. Il presidente Colantonio si è preso 24 ore di tempo per decidere, attraverso summit odierno col neo ds Costagliola, il futuro di Roberto Carannante, la cui posizione era scricchiolata già in settimana ed è divenuta molto pericolante dopo il pesante ko di Gravina. Tuttavia, se la decisione finale dipendesse dai tifosi corallini, non ci sarebbero dubbi sulla permanenza del tecnico napoletano. Infatti nelle ultime ore si è scatenata una vera e propria insurrezione popolare sul web, con tanti messaggi a favore di Carannante, non ritenuto il colpevole dell’attuale crisi della Turris. A memoria d’uomo, difficilmente si ricorda una difesa così esplicita della piazza biancorossa verso un allenatore, segno che la gente ha apprezzato il lavoro svolto da Carannante finora ed è consapevole che col materiale tecnico a disposizione difficilmente si poteva fare meglio, anzi...

LA FRATTURA - Insomma, l’ambiente Turris ha espresso la sua posizione verso un eventuale esonero dell’allenatore, da molti visto come un madornale autogol. Tuttavia la decisione di continuare o meno il rapporto con il tecnico non può dipendere soltanto dall’umore del popolo. Se la società facesse ciò ma senza la giusta convinzione o una forte fiducia nei confronti di Carannante, si rischierebbe soltanto di fare ulteriori danni. E’ innegabile che il rapporto è stato compromesso in settimana, con un tecnico che improvvisamente si è ritrovato depotenziato e delegittimato agli occhi della piazza e della squadra. La situazione si sarebbe potuta gestire diversamente, magari affrontando i malumori della società in privato e non pubblicamente. 

IL BIVIO - Ora si è giunti ad un punto di non ritorno: o si conferma l’allenatore ma lo si fa con una fiducia piena e non a tempo (altrimenti si offrirebbe solo un alibi ai giocatori), oppure meglio voltare subito pagina, in modo da affrontare il difficile mercato dicembrino con idee chiare e senza frizioni interne. Esonerare Carannante significherebbe anche bocciare un progetto tecnico partito in estate con determinate figure, ma in realtà una parziale bocciatura la si è già avuta con l’arrivo di un nuovo direttore sportivo, cosa insolita a novembre. Un ingresso, quello di Costagliola, che inevitabilmente ha ridisegnato nuovi equilibri all’interno del club corallino e che ora necessitano un assestamento. Ma per farlo è necessario una sintonia interna ed una condivisione totale di idee con il tecnico, a cominciare da quali innesti fare nella campagna di rafforzamento. Se tale condivisione non dovesse esserci o dovesse persistere una diversità di vedute sul da farsi, meglio cambiare ora e non dopo. Perseverare in questo caso non gioverebbe a nessuna delle parti in causa, in primis alla Turris…