Turris, servono rinforzi. Ma le opportunitá latitano e le pendenze frenano…

25.08.2017 23:24 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Turris, servono rinforzi. Ma le opportunitá latitano e le pendenze frenano…
© foto di salvatore varo

L’apertura a nuovi innesti sul mercato manifestata dalla societá qualche giorno fa sembra essersi tramutata in necessitá alla luce della sconfitta di Brusciano, dove la Turris ha rimediato 4 gol dalla Palmese, compagine che affronterá il prossimo campionato di Eccellenza, nonostante mister Carannante avesse schierato una formazione di partenza molto vicina a quella potenzialmente titolare. Ovviamente le amichevoli, nel bene e nel male, sono indicatrici solo fino ad un certo punto, ma è indubbio che questo risultato abbia acceso nell’ambiente un piccolo campanello d’allarme e che questa Turris possa essere ancora ritoccata prima dell’inizio della stagione.

LE ZONE POTENZIABILI - Sulla carta appaiono infatti necessarie alternative in difesa (dove attualmente i centrali di ruolo, quelli più esposti a squalifiche, sono soltanto due) e in attacco, dove non verrebbe male un attaccante che si possa alternare con Longobardi nel corso della stagione, anche nell'ottica di sfruttare la novità dei 5 cambi. Il centrocampo invece non presenta particolari esigenze numeriche, ma è sicuramente potenziabile sotto l’aspetto dei centimetri e dell’esperienza. Riflessioni che evidentemente ha fatto la stessa societá corallina, che nelle ultime settimane ha trattato vari centrocampisti senza tuttavia riuscire a trovare la fumata bianca: trattasi di Vacca, Cigliano e per finire anche Omar Joof. Ad eccezione di Cigliano, blindato dalla Casertana, le altre due operazioni sono saltate per il mancato accordo tra le parti.

LA SPADA DI DAMOCLE - Secondo le ultime indiscrezioni, la societá si sta guardando intorno per completare la rosa, ma al momento il mercato sembra offrire poche opportunitá che possano conciliare l’aspetto tecnico con quello economico, per via anche dei paletti del budget biancorosso, irrigiditi da una situazione debitoria ancora non del tutto quantificata, che impone immissioni di danaro entro certe scadenze per non correre il rischio di vertenze e quindi penalizzazioni. Risorse che avrebbero fatto sicuramente comodo sul mercato, ma allo stesso tempo una situazione più o meno preventivata prima del passaggio di consegne. Così come anche l’ambiente doveva mettere in conto che la neonata proprietá, novizia in queste categorie, potesse commettere anche qualche inevitabile peccato di inesperienza.

LE SOLUZIONI – All’orizzonte sembrano due le strade per poter uscire da una possibile situazione di impasse: o allargare i confini dello scouting calciatori, oltrepassando gli orizzonti campani nella speranza che ci sia ancora qualche profilo adatto e accessibile con le possibilitá di spesa attuali, o fare un sacrificio in più aumentando il budget, con la consapevolezza che intervenire a dicembre potrebbe costare il doppio e che senza il mantenimento della categoria andrebbero in fumo gli importanti investimenti giá sostenuti dalla proprietá sinora.