Turris flop: non riesce a “sfidare” il Comune sull’adeguamento-stadio

23.03.2017 06:00 di Nello Giannantonio   vedi letture
FOTO D'ORSI
FOTO D'ORSI

Una Turris che sbandierava l’assalto alla Lega Pro e un’amministrazione comunale che, parallelamente, aveva un anno di tempo per adeguare il “Liguori” ai requisiti strutturali richiesti in terza serie. Era nata con queste premesse - e queste promesse - l’annata flop del calcio torrese. Che, oramai quasi agli sgoccioli, consegna invece uno stadio messo peggio di prima (tribuna e spogliatoi lato Vesuvio sono ancora off-limits) e una Turris ad ora fuori finanche dalla zona playoff e che, se non si avrà una certa regolarità a corrispondere i rimborsi ai tesserati da qui alla fine della stagione, rischia in estate di dover anche correre a ripianare un po' di situazioni finanche per potersi iscrivere al “solo” campionato di serie D. E con una società che, chiunque ne sarà il presidente, dovesse eventualmente ritrovarsi a fare i salti mortali per non perdere titolo e categoria (sarebbe comunque da incoscienti dopo le tante battaglie del gruppo Giugliano e dei tifosi per “riprendersi” la vecchia Turris), figuriamoci se il Comune di Torre del Greco avvertirà particolari pressioni sul tema stadio.

Avremmo voluto invece vedere come il sindaco avrebbe motivato oggi i ritardi nell’adeguamento del “Liguori” ai canoni della Lega Pro se a quest’ora la Turris capeggiata da Giugliano fosse stata in vetta a giocarsi la promozione con il Leonzio. Lo stesso consigliere da sempre vicino alle sorti della squadra cittadina, Pasquale Brancaccio, in più di una occasione si era fatto garante dell’impegno dell’amministrazione in tal senso. La triste realtà, invece, narra di una dirigenza corallina che, dopo la sconfitta di Santa Maria Capua Vetere figlia di una squadra “svuotata” (dovevano forse arrivare determinate garanzie durante la sosta?), vede allontanarsi anche l’obiettivo minimo dei playoff e, dopo tante polemiche con il sindaco, non essere così nemmeno in grado di “sfidare” il Comune con una partecipazione agli spareggi la quale, con il solo anche ipotetico scenario di un tentativo di ripescaggio, avrebbe fatto tornare di forte attualità la tematica stadio. A patto, chiaramente, di vedere anche una dirigenza nel frattempo realmente compatta e realmente rafforzata dal fresco ingresso del torrese Colantonio…