Progetto Stadio - Colantonio spegne le perplessità: "Un'idea frutto di dati e numeri reali. Nulla è chiesto alle casse comunali, chiacchiere non ne faccio..."

22.03.2018 13:05 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Progetto Stadio - Colantonio spegne le perplessità: "Un'idea frutto di dati e numeri reali. Nulla è chiesto alle casse comunali, chiacchiere non ne faccio..."
© foto di pasquale d'orsi

La notizia dell’impegno istituzionale di Antonio Colantonio per la creazione di un nuovo stadio a Torre del Greco, con la presentazione del relativo progetto avvenuta domenica scorsa, ha avuto un impatto importante dal punto di vista mediatico nell’ambiente biancorosso. Tanta la curiosità emersa sui social, dove però non sono mancati anche cenni di perplessità relativi alla fattibilità dello stesso progetto, dato che il tema stadio resta tradizionalmente uno dei più irrisolti nella città del corallo da oramai 40 anni e passa. Insomma, una diffidenza anche comprensibile per certi versi, ma il presidente Colantonio ribadisce con fermezza e convinzione il suo piano: Non è un’idea campata in aria, ma frutto di pianificazione ed attente valutazioni da parte di persone qualificate, che prima di esprimersi hanno tenuto conto delle norme fondamentali. La creazione di una nuova casa sportiva per Torre del Greco è un auspicio che chiunque tenga a cuore le sorti di questa città dovrebbe avere. È sinonimo di crescita sociale e culturale, che non può non appartenere alla visione d'insieme di chi guarda al futuro di Torre del Greco. Con questo progetto andiamo oltre la "visione d'insieme"... oltre gli "auspici". Mettiamo su carta un'idea progettuale fatta di dati e di numeri reali e la cui fattibilità è legata al Fondo di Credito Sportivo e a forze private che hanno dimostrato di avere il coraggio di voler investire in città”.

Colantonio precisa: L'Ente comunale dovrà avere il fondamentale ed imprescindibile ruolo di garante, e sostenere la riuscita del progetto favorendo la piena collaborazione. Nulla è chiesto alle casse comunali. Chiunque abbia letto i dettagli del progetto lo avrà facilmente intuito. Chiunque non lo abbia fatto si pone oggi tante domande che hanno un'unica comune risposta di stampo socratico: (per questa città) esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza”.

Il patron della Turris aggiunge: “Chi mi conosce, sa che chiacchiere non ne faccio. Quando inizio un discorso, lo porto avanti fino alla fine, nonostante sia ricco di difficoltà, così come sto facendo anche con la Turris. Blocchi dalla Sovrintendenza? Non credo possano esserci ostacoli in questo senso. Il nuovo stadio sorgerebbe in un’area già predisposta per contenere una struttura sportiva. Si tratterebbe solo di sostituire quella attuale con un’altra più moderna e capace di generare degli utili per la stessa Turris”.

COSTI E MODALITA’ - Il progetto tecnico per la costruzione del nuovo stadio è stato redatto dall’architetto ischitano Pino Mattera, che qualche anno fa pianificò anche la costruzione di un nuovo impianto per l’Ischia Calcio dell’allora presidente Lello Carlino. Il nuovo Liguori prevede un esborso di circa 8 milioni di euro, tramite lo strumento del ‘project financing’ (come contemplato dalla Legge sugli Stadi), con la società realizzatrice dell’opera che ne sarà pure gestrice per un minimo di 33 anni. Il project financing è quell’operazione, in vigore con il decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163, che consiste nel finanziamento totale o parziale di un’opera pubblica con capitali privati, che verranno ripagati e remunerati con l’esercizio dell’opera stessa. Gli stessi privati gestiscono le aree commerciali creando business e nel piano di Colantonio le stesse attività operanti all’interno dello stadio fornirebbero ogni anno una sponsorizzazione per la prima squadra cittadina.