"PAPOCCHIO LIGUORI" - Giugliano rincara: "Non siamo morosi, lo stadio è inagibile. Pronto il ricorso..."

11.01.2017 06:00 di  Nello Giannantonio   vedi letture
FOTO D'ORSI
FOTO D'ORSI

La Turris preannuncia adesso un ricorso d’urgenza contro la revoca dell’aggiudicazione dello stadio e ribadisce di non essere stata “sfrattata” dal “Liguori” per i canoni non pagati. Ad onor del vero, di tutto parla (chiaramente a disonore della dirigenza della Turris) la determina a firma della dottoressa Sorrentino tranne che di canoni evasi, ma per il fatto – ora finalmente chiaro solo dopo la pubblicazione della revoca – che, in tutto questo “papocchio-gestione”, i famosi nove anni di concessione non sono mai scattati e solo la firma del vero e proprio contratto tra Turris e Comune avrebbe fatto decorrere sia la durata "vera" della gestione che l'obbligo di versare in rate trimestrali il canone annuo offerto in fase di gara (20mila e 500 euro).

Quella del 28 giugno scorso – salutata impropriamente dalla stessa Turris come la data di sottoscrizione della convenzione – è stata solo una “consegna” dell’impianto, perché nel frattempo la Lega Dilettanti premeva per degli adeguamenti propedeutici all’agibilità dello stadio torrese in vista del campionato di serie D. Da qui, però, una serie di “inadempienze precontrattuali” della Turris che, seppur di natura non economica, lasciano comunque interdetti e che addirittura, come riporta la determina di revoca, Giugliano si era impegnato a produrre invece entro trenta giorni dalla consegna dell’impianto.

Appurata la discolpa sui canoni, il presidente corallino sente appunto il peso della responsabilità di tutti gli altri inadempimenti elencati dal Comune e delle ulteriori nubi sul futuro della Turris che adesso genera questo provvedimento? Giugliano risponde così: “Ci stavamo adoperando, la stessa determina di revoca cita le nostre controdeduzioni tecniche prodotte in data 15 dicembre, ma c’è un grande problema di fondo in questa storia: l’agibilità dello stadio ‘Liguori’ è nel frattempo scaduta e la commissione comunale di vigilanza non si riunisce per il rinnovo perché sa che occorrerebbero costosi interventi di manutenzione straordinaria, specie in tribuna. Ecco il perché di questo clamoroso ritardo tra la aggiudicazione della gara e la firma del vero e proprio contratto. Il Comune sapeva che stava assegnando uno stadio inagibile… Non a caso, la domenica si gioca da tempo previa ordinanza del sindaco che ci rilascia un'autorizzazione solo temporanea. Con questi chiari di luna - si giustifica Giugliano -, come facevo a nominare un responsabile della sicurezza dello stadio e via dicendo? Chi si sarebbe assunto certe responsabilità?”.

Resta il fatto, intanto, che la Turris, tra assegnazione provvisoria dello scorso anno (prima della gara d’appalto pubblica) e tutto questo periodo definiamolo a questo punto “pre-contrattuale”, ha intanto comunque gestito il “Liguori” senza denunciare pubblicamente queste “anomalie di fondo”. E adesso? Giugliano non si scompone e preannuncia ricorso: “E’ già pronto, ho trascorso la serata di ieri dagli avvocati. La giustizia si pronucerà in tempi brevissimi. Ci sono una serie di anomalie in questo provvedimento di revoca come in tutta la vicenda-stadio. La Turris va avanti…”.