Lo sfogo di Danucci: "Continui ritardi e promesse mai mantenute. Dobbiamo sperare che la Turris non fallisca per avere quanto ci spetta?"

03.04.2017 20:27 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Lo sfogo di Danucci: "Continui ritardi e promesse mai mantenute. Dobbiamo sperare che la Turris non fallisca per avere quanto ci spetta?"

Dopo l'uscita del presidente Giugliano, arriva puntuale la risposta di Danucci, in merito al discorso relativo alle decurtazioni degli stipendi proposto dalla società alla squadra. Il pomo della discordia che ha generato il momentaneo allontanamento volontario del regista ex Brindisi.

Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo del calciatore pugliese: "Cari Presidenti, direttori o altro della spettabile società AP Turris. Leggo con grande rammarico, ma senza comunque stupirmi ormai più di tanto, le vostre dichiarazioni. E, credetemi, mi viene da sorridere quando leggo tutta la 'pappardella' sulla 'riduzione delle ultime spettanze'. Come se, circa la metà di ciò che si è pattuito, possa chiamarsi in maniera così riduttiva 'ultime spettanze'. Forse per voi, cari Presidenti, saranno pochi spiccioli, ma non è giusto ridurre la vicenda puramente ad una questione economica. Sbagliate quando dite che "tutti hanno accettato e solo Danucci no", in quanto io e voi da diverso tempo avevamo un accordo verbale in cui il sottoscritto era disposto a rinunciare a diversi stipendi, e dopo continui rinvii finalmente venerdì avremmo dovuto ratificare tale accordo. Ma venerdì avete ancora cambiato le carte in tavola, cercando di rinviare e modificare ulteriormente tale accordo. Mi è stato anche detto che all'indomani, cioè sabato mattina, mi avreste fatto sapere se potevamo ratificare tale accordo, ma nessun componente della società mi ha contattato. Così, dopo che per mesi sono stato a malincuore zitto davanti ai vostri continui ritardi e alle vostre promesse mai mantenute, tirando troppo la corda, anche la più resistente, prima o poi si rompe, ed è un po' quello che è successo a me".

Danucci aggiunge: "Leggo di 'contratti che fungono da garanzia'. ma spiegatemi cosa vuol dire. Significa che un calciatore deve per forza sperare che la società non fallisca per percepire ciò che insieme a voi ha pattuito? Significa questo? Leggo inoltre che "non ci sono problemi economici", come se io mi stessi inventando tutto... Facciamo un sondaggio tra i miei compagni di squadra e vediamo... Quanti la pensano come voi? Comunque tra tutto quello che avete dichiarato, la cosa che più mi ha ferito è che proprio voi Presidenti, con il quali ho sempre e dico sempre avuto un eccellente rapporto e un immenso rispetto, mettete in dubbio la mia integrità morale. Guardate signori presidenti, io la mattina mi sveglio, mi guardo allo specchio e vedo un ragazzo per bene, leale, limpido e tanto corretto. E spero tanto che chiunque possa fare tale gesto con la naturalezza con la quale lo faccio io e possa vedere le stesse cose di se stesso! Comunque signori presidenti, le chiacchiere le porta via il vento. Chiunque di voi, quando vuole, davanti a chi vuole, in tutte le sedi che ritiene opportuno, carte alla mano può benissimo confrontarsi con me. Perché io non scappo via, infatti domani sarò allo stadio a vostra completa disposizione come sempre! Certo che possiate capirmi e che la verità possa palesarsi, mando a tutti voi i miei più cordiali saluti....! CIRO DANUCCI".