Le pagelle di Francavilla-Turris: muro difensivo. Manzo mastino, brilla Croce

07.04.2014 09:20 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Le pagelle di Francavilla-Turris: muro difensivo. Manzo mastino, brilla Croce
© foto di Melcarne

LICCARDO 6: può poco o nulla sul tiro da distanza ravvicinata che vale la rete del Francavilla.

IOVINELLA 7: di testa le prende le tutte. Under solo sulla carta...

MANNONE 6.5: anche lui non commette sbavature, formando un vero e proprio muro con i compagni di reparto.

ALLOCCA 6.5: conferma l’ottimo stato di forma, dirigendo anche il reparto con personalità ed esperienza.

ACCARDO 6: si limita a contenere ma lo fa bene, badando più alla pratica che all’estetica.

MANZO 6.5: ripaga la fiducia concessagli da Pensabene nelle ultime gare. La gara fisica esalta le sue caratteristiche e recupera numerosi palloni in mezzo al campo.

LUCCHESE 6: non si risparmia. In corso d’opera si sposta dal centro sulla fascia ma esegue il suo compito con dedizione fino alla fine.

SIBILLI 6.5: il campo pesante limita le sue giocate ma riesce a far emergere comunque la sua qualità, sbloccando subito il match con una punizione magistrale. Esperienza da vendere… (dal 43’st POSTORINO s.v.).

MORABITO 6: un po’ distratto in fase difensiva, ma nel complesso regge (dall’11’st BISOGNO 6: contribuisce alla resistenza nella ripresa).

MOXEDANO 6.5: si conferma più incisivo nel nuovo ruolo alle spalle della punta. Trova di nuovo la via del gol, sfruttando una disattenzione del difensore avversario (dal 25’st CORTESE 6: si rivela prezioso nel difendere palla, facendo salire la squadra nel momento di maggior spinta del Francavilla).

CROCE 7: l’uomo della svolta. Dal suo arrivo la Turris ha acquisito quel punto di riferimento in avanti che mancava dall’inizio della stagione. L’obiettivo Lega Pro è ritornato possibile grazie anche al suo enorme contributo.

ALL. PENSABENE 7: se oggi la Turris è di nuovo in lotta per la promozione ovviamente i meriti sono anche suoi, che con il cambio modulo ha ridato solidità e compattezza alla squadra, riuscendo anche a valorizzare qualche elemento che finora non era riuscito ad esprimersi al massimo. Ora deve completare l’opera per trasformare un buon lavoro in capolavoro!