IL CONFRONTO - Colantonio: “Regalerò io un progetto per il Liguori”. E rimanda il discorso societario. Giugliano incassa e rilancia

10.02.2017 06:30 di Nello Giannantonio   vedi letture
FOTO PASQUALE D'ORSI
FOTO PASQUALE D'ORSI

Nell’immediato riaprire il “Liguori”, poi rimetterlo a norma, anche per una ipotetica Lega Pro. Ciro Borriello, ringraziato dai presenti per la disponibilità nel ricevere in Comune ieri sera numerosi tifosi della Turris per il richiesto confronto a tre con Giuseppe Giugliano e Antonio Colantonio, ha preso pubblicamente i suoi impegni e ha lanciato anche una “sfida” (poi raccolta da Colantonio) alla città. Andiamo con ordine. Dopo una premessa sull’amarezza prima per la revoca della gestione-stadio alla Turris e poi per la chiusura dell’impianto dopo il blitz dei Vigili del fuoco (“abbiamo le nostre colpe come Comune per non aver vigilato a dovere, ma è da agosto 2015 che sul campo tutti i giorni c’erano la Turris e i suoi dirigenti, non noi…”), il sindaco ha ribadito la preferenza per una gestione dell’impianto ad opera dei privati (da qui la nuova manifestazione d’interesse aperta per individuare un nuovo gestore per i mesi che porteranno ad un’altra gara d’appalto) e per produrre sforzi più consistenti sempre nell’ottica Cittadella dello sport in periferia (anche qui attraverso investimenti di privati). Ora, però, si è ripresentato – e con urgenza - il problema “Liguori” e Borriello ha assicurato: “Per la prossima gara casalinga del 19 febbraio lo stadio riaprirà, seppur inibendo ancora la zona a rischio degli spogliatoi lato Vesuvio. Ho preso personali contatti con i Vigili del fuoco, stiamo lavorando sul da farsi, garantendo un’altra fonte di gas agli spogliatoi utilizzabili lato mare. Poi ci impegneremo per un progetto di eliminazione dei pericoli attuali: se arriverà la mano dei privati ben venga, altrimenti i lavori se li accollerà il Comune. Anzi – ha aggiunto Borriello -, lancio una sfida costruttiva ai tifosi: se tramite dei professionisti donerete all’amministrazione un progetto esecutivo di ristrutturazione del ‘Liguori’, lo finanzierò con avanzi di bilancio dopo il mese di aprile. Come ente pubblico, avremmo tempi più lunghi per  arrivare ad un progetto già di tipo esecutivo”. Qui l’intervento strappa-applausi di Colantonio: “Questo impegno lo prendo io. Donerò io il progetto al Comune di Torre del Greco”. Il presidente delle giovanili non si è sbilanciato invece né sulla sua eventuale partecipazione (come Joga Pepito) alla manifestazione d’interesse per la temporanea gestione del ‘Liguori’ né su un eventuale subentro a Giugliano nella conduzione della Turris prima squadra  (“questo tipo di programmazioni si fanno a bocce ferme, si finiscono prima i campionati”). Del resto, come ribadito dai promotori del confronto, non era questa la sede per parlare di certe dinamiche interne alla società. La priorità del dibattito era lo stadio. E si è arrivati ad ottenere determinate garanzie.

Dal suo canto, Giugliano ha ribadito le sue difese sulle inadempienze che hanno portato alla revoca della concessione-stadio e confermato di aver richiesto personalmente l’intervento dei Vigili del fuoco lunedì: “Non è stato un dispetto a nessuno, l’ho fatto per una questione di coscienza e per tutelare chi frequenta lo stadio, dai tifosi ai ragazzini della scuola calcio”. Il presidente ha pubblicamente garantito che non sarà da ostacolo a chi dovesse adesso prendere la gestione dello stadio (“basta che ci faranno allenare e giocare la domenica”) e che onorerà gli impegni per portare a termine la stagione. Anzi, ad un certo punto, rinvigorito dalle promesse di Borriello e Colantonio, si è voluto pure lui sbilanciare nuovamente con la piazza: “Se tutti insieme, senza più polemiche e offese personali, arriveremo ai playoff e ci fosse anche una sola possibilità di ambire al ripescaggio grazie anche all’adeguamento dello stadio, io ed i miei soci la perseguiremo. È evidente che abbiamo sbagliato delle cose, ma posso ancora ricompattare questa dirigenza”. Palpabile, tuttavia, che Giugliano, in quella stessa sala consiliare nella quale due anni e mezzo fa era stato salutato il suo avvento a Torre del Greco, non abbia più lo stesso consenso popolare che finora aveva accompagnato la sua gestione e le battaglie condotte proprio insieme alla piazza. Con Colantonio invece, dopo le recenti frizioni, ora si registra pubblicamente un “volemose bene” destinato a durare almeno fino al termine di questa stagione.