Governucci: "Altro che scampagnata, con la Fulgor è la gara più difficile della stagione. Chi riconfermare? Dipenderà da..."

17.04.2018 16:00 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Governucci: "Altro che scampagnata, con la Fulgor è la gara più difficile della stagione. Chi riconfermare? Dipenderà da..."
© foto di salvatore varo

La Turris vede la meta salvezza, ma il ds Antonio Governucci tiene tutti sulla corda in vista dell’impegno con la Fulgor. Sulla carta non ci sarebbe partita, ma il ds corallino avverte sulle insidie che può nascondere una gara del genere: Chi pensa che domenica sarà una scampagnata, resti pure a casa. Invece io sostengo che proprio con la Fulgor sarà la gara più difficile della stagione. Affrontare una squadra già retrocessa può essere un’arma a doppio taglio. Tutti si aspettano che vinci facile, ma se non interpreti il match con la giusta concentrazione il passo falso è dietro l’angolo. La storia del calcio insegna che sono proprio queste le partite dove hai tutto da perdere. Rispettiamo l’avversario e per questo sabato andremo in ritiro. Una gara del genere impone massima serietà e nervi saldi, in questi casi l’aspetto mentale incide più della tattica. Abbiamo fatto tanto per arrivare a questo punto ed ora non possiamo venir meno sul più bello, sarebbe come gettare alle ortiche il grande lavoro che abbiamo fatto finora”.

Governucci ripercorre la scalata della Turris fino ai gol decisivi di Improta, sul cui ingaggio ha insistito fortemente il ds biancorosso, vincendo quella che inizialmente aveva tutti i connotati di una scommessa: Siamo agli sgoccioli di una rincorsa estenuante. Anche la vittoria di domenica ha dimostrato che meritiamo la salvezza. Abbiamo battuto una signora squadra che, contrariamente a quanto si diceva alla vigilia, è scesa in campo con la miglior formazione possibile. Da parte nostra invece abbiamo fronteggiato varie defezioni, ma chi ha giocato è stato impeccabile, su tutti Gazzaneo. Nella ripresa c’è stato spazio anche per Migliaccio e con il suo ingresso ufficialmente è stata utilizzata tutta la rosa corallina. Non avevo dubbi su quanto potesse darci Improta, mentre mi sento di fare i complimenti a D’Inverno, che ha dimostrato il suo valore, grazie anche al lavoro dello staff tecnico”.

Sul futuro: “Speriamo di festeggiare il prima possibile l’aritmetica. Se così fosse, nelle restanti gare potrebbe esserci maggior spazio per qualche giovane di prospettiva o per chi è stato impiegato meno, ma senza stravolgere nulla. Perché la maglia della Turris deve essere onorata sempre e comunque.

Sull’eventuale riconferma di Carannante e di altri giocatori una volta raggiunto il traguardo, il ds corallino non si sbilancia: “Come già detto dal presidente, credo che sia prematuro parlarne. Tutte le energie mentali devono essere utilizzate esclusivamente per la salvezza, a fine stagione si vedrà. Anche perché al termine del campionato scadrà ufficialmente il mio mandato, così come quello del mister e di tutta la rosa. Qualora dovessero riconfermarmi, valuterei il da farsi sulla base del tipo di campionato che vorrà fare la società e sul budget a disposizione. Anche io ritengo che Carannante abbia svolto un ottimo lavoro e personalmente credo di averlo appoggiato e accontentato in tutto e per tutto per quanto concerne il mio ruolo. Ma allo stesso tempo ritengo che noi addetti ai lavori siamo degli operai del calcio. Sappiamo che tutti noi siamo pur sempre di passaggio. L’importante è avere la consapevolezza e la coscienza di aver svolto al meglio il proprio lavoro. E su questo punto penso che sia io che il mister, così come i giocatori ed il resto dello staff, abbiamo dato tutto per la causa”.