Giugliano: "Ci credo ancora, se non vinco vado via! Su ripescaggio, tifosi e mercato..."

17.12.2016 15:08 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Giugliano: "Ci credo ancora, se non vinco vado via! Su ripescaggio, tifosi e mercato..."
© foto di TuttoTurris.com

Dichiarazioni importanti quelle rilasciate dal presidente Giugliano in occasione della presentazione dei nuovi acquisti dicembrini (trai quali anche Tedesco, che stesso in mattinata ha firmato il contratto con la Turris): "Il numero e la qualità degli innesti dimostrano che la società crede ancora fortemente nella vittoria del campionato. Danti e Gallozzi fino a pochi mesi fa giocavano in B e C, gli stessi Maraucci, Tedesco ed Improta non hanno bisogno di presentazioni. Noi siamo fiduciosi nel nostro lavoro, poi ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni. Sicuramente noi abbiamo la coscienza pulita: ci abbiamo messo tutto per raggiungere l'obiettivo, dal punto di vista economico, della passione e del tempo. Poi se i risultati non vengono o qualcuno non rende secondo le aspettative, noi non possiamo farci nulla. Il sottoscritto si è beccato anche delle denunce per la Turris. Non so sinceramente fin quando potrà resistere tutta questa passione e questa voglia, però ci crederemo fino alla fine di questa stagione e onoreremo tutti gli impegni".

AUT-AUT - Proprio in merito al futuro, il presidente Giugliano parla chiaro: "Se non vinco lascio a titolo gratuito e vado via. Se invece riusciamo a conquistare la serie C, o sul campo o attraverso il ripescaggio, sarei comunque disposto a farmi da parte, ma in quel caso la società non la regalo. Perché non sarebbe giusto a fronte dei tanti investimenti sostenuti per riportarla nei professionisti. Poi, se in un'eventuale C non dovesse farsi nessuno avanti per rilevarla, allora significa che saremo di nuovo i salvatori della patria. La Turris oggi è un'azienda sanissima, per me economicamente la più forte di tutto l'Interregionale, e non ha un euro di debiti. Questo è il mio terzo anno di gestione: i primi due sono stati caratterizzati da vittorie, perché anche la salvezza dello scorso anno, per i motivi che tutti sapete ormai, per me equivale alla vittoria di un campionato. Quest'ultimo, invece, finora è stato costellato da vittorie e delusioni, ma il bilancio lo faccio solo alla fine".

RIPESCAGGIO - Proprio su quest'ipotesi, il presidente corallino aggiunge: "Se c'è da fare il ripescaggio noi siamo pronti in tutti i sensi e non ci tiriamo indietro. Lo stadio? Quello non è un problema mio. Se ci dovessero ripescare e il Liguori non dovesse essere a norma, significa che andremo a giocare in un altro campo, che sia Mugnano, Fratta, Nocera ecc.".

LE CRITICHE - "I tifosi hanno sempre regione - ammette Giugliano - ma in questo momento delicato bisogna restare vicini alla squadra, poi i conti si fanno alla fine e vedremo dove siamo arrivati. Ammetto di aver sbagliato in estate con la troppa euforia, ma nessuno può negare che tutti erano euforici, non solo io, quando acquistavamo quei giocatori. Purtroppo le cose non sono andate come ci aspettavamo, ma crediamo che ce la possiamo ancora fare. Alcuni parlano di abbonamenti, di sponsor, di una società che ha ingannato la piazza. Voglio solo precisare che con i proventi degli abbonamenti non si paga nemmeno il primo mese di gestione. Inoltre i contributi degli sponsor al 40% sono stati destinati alla prima squadra, mentre al 60% al settore giovanile, che ha una gestione separata. Questo per far capire che, chi crede che le entrate compensino o superino le uscite in termini di bilancio, si sbaglia di grosso. Tra incassi e spese c'è un 'profondo rosso'...".

L'ACQUISTO MANCATO - Infine sul caso Vicedomini: "Avevamo già prenotato anche l'albergo, perché ieri sera avrebbe dovuto sostenere le visite mediche. Poi il giocatore non si è presentato, dicendoci di averci ripensato. Noi senza visite di controllo non potevamo chiudere la trattativa, anche per evitare gli errori del passato. Altri acquisti? Restiamo vigili sul mercato. Abbiamo dimostrato che non vogliamo lasciare nulla d'intentato...".