Giacomarro: “Buona prova, ma il mio 3-5-2 non è facile. Ho dovuto cambiare la mentalità. Vi spiego cosa ho in mente per il futuro…”

23.10.2016 19:50 di  Salvatore Pellino   vedi letture
Giacomarro: “Buona prova, ma il mio 3-5-2 non è facile. Ho dovuto cambiare la mentalità. Vi spiego cosa ho in mente per il futuro…”

Mister Giacomarro il perfezionista. Possiamo chiamarlo così. In sala stampa, il tecnico corallino si gode la vittoria ma è contento a metà: “Indubbiamente la Turris ha fatto bene, ma a volte siamo ‘autolesionisti’ complicandoci la vita da soli in certi frangenti della partita. Con un avversario più tignoso corriamo il rischio di incartarci, invece dobbiamo convincerci che a volte basta anche una giocata semplice ma efficace…Dovevamo e potevamo chiudere la partita già nel primo tempo, ma non siamo stati abbastanza cinici. Di contro, voglio riconoscere i meriti alla mia squadra. Il ‘mio’ 3-5-2 non è facile da attuare. Confesso, infatti, che non è semplice giocare come intendo io il calcio e soprattutto se siamo insieme solo da poche settimane. Prima che arrivassi io la squadra era abituata ai lanci lunghi, ora abbiamo cambiato mentalità. Ma ripeto, non sono cose che si fanno dall’oggi al domani.

Il tecnico corallino prosegue: “Siamo migliorati in alcune giocate, ma c’e’ ancora da lavorare. Mi riferisco ai soliti ultimi 20 metri, dove sbagliamo determinati movimenti che ci permettono di far male all’avversario. Però sono fiducioso perché ci arriviamo, creiamo il presupposto. Basti vedere quante volte siamo entrati in area. Stesso avvenne colRoccella..”

I SINGOLI - Giacomarro promuove la prova di Barbiero: “Si è ben disimpegnato, deve migliorare nella qualità delle giocate. Negli ultimi anni ho giocato sempre con un under in difesa, quindi è una soluzione riproponibile. Anche perché così facendo il centrocampo ne guadagna molto con la presenza contemporanea di Palumbo e De Rosa. Entrambi hanno fatto bene. Proprio Palumbo ha dimostrato di sapersi adattare come mezzala, a Sersale ha spaccato la partita: stoppava e puntava dando la possibilità all’esterno sinistro di ‘buttarsi nello spazio’. Purtroppo abbiamo la coperta un po’ corta, soprattutto per quel che riguarda il parco under.”

LE IDEE TATTICHE – Il trainer corallino fa intuire la sua Turris ‘ideale’: “Ad oggi nel 3-5-2 di Giacomarro gli under possono giocare sugli esterni. Quindi devo aumentare la qualità nei tre di centrocampo. Vedendo la rosa attuale, però la mia idea è di provare Petrone come interno di centrocampo e con Palumbo esterno, in modo da mettere in difficoltà il terzino avversario che solitamente è un under. Ma i tempi non sono ancora maturi. I movimenti difensivi? La mia idea è che in fase di non possesso solo uno dei due esterni, a seconda  delle situazioni di gioco, si abbassa per formare una difesa a quattro. Insomma difenderemo in 4 e non in 5. Ma solo col tempo proveremo questo schema.”

IL FUTURO -L’Igea spartiacque? Assolutamente no. Ragioniamo partita per partita. A dicembre tiriamo le prime somme…