Denominazione - Compromesso sul prefisso: dalla fusione tornerà la A.P. TURRIS

Era stato mesi fa un impegno sostanzialmente morale quello di Michele Abbate, nei confronti del gruppo Giugliano, di agevolare il trasferimento definitivo a Torre del Greco del titolo sportivo della nuova Turris, rinata in Eccellenza dalle ceneri del Miano. Impegno mantenuto nei fatti. Nell’incontro della scorsa settimana, il presidente della Pietro Abbate ed i suoi più stretti collaboratori hanno confermato l’assenso alla fusione con la Asd Miano che darà piena cittadinanza torrese alla nuova Turris. Assenso fondamentale visto che la Pietro Abbate ha già da anni sede sociale a Torre del Greco, il che facilita tutta la (non semplice) operazione.

IL PREFISSO - Lunedì c’è stato un altro incontro tra rappresentanti delle due parti per mettere a punto le prossime mosse prima di presentare ufficialmente a Roma, nel mese di giugno, l’istanza completa di fusione dalla quale nascerà, anche in ambito federale, la nuova Turris. Con ogni probabilità, la Ap Turris. Il prefisso - che ricorda l’originaria Polisportiva Turris fondata nel 1944 – andrà allo stesso tempo ad omaggiare le iniziali del nome di Pietro Abbate, figlio del presidente Michele prematuramente scomparso cui è stata finora intitolata la squadra torrese che, dopo due onorevoli stagioni in Prima Categoria, quest’anno è stata “parcheggiata” a Saviano in Terza Categoria. La collaborazione del gruppo Abbate, come detto, si sta rivelando fondamentale per trasferire definitivamente a Torre quella che, nei fatti, è già stata chiamata Turris nel corso dell’ultima stagione culminata con la promozione in D ma che, passato il cosiddetto “anno zero”, necessita adesso di una legittimazione anche a livello federale.